Con la lentezza serafica che caratterizza noi siciliani,
anche nell’Isola si avvieranno la prossima settimana le procedure per il
dimensionamento / razionalizzazione della rete scolastica.
Era ora. L’Assessorato Regionale all’Istruzione ha
annunciato una riunione tecnica per i prossimi giorni per fare il punto della
situazione che è presto detta: bisogna mettere in discussione – tranne rare
eccezioni – tutto quello che si fatto l’anno scolastico e tutto quello che è
rimasto in sospeso.
In ogni caso bisognerà fare i conti con il Miur che ha fatto
sapere chiaramente il suo pensiero attraverso i Direttori Generali Regionali
convocato a tal uopo a Viale Trastevere.
La mancata Intesa Miur-Conferenza delle Regioni sul
dimensionamento implica il mantenimento a regime dell’art. diciannove della
legge n. 111/2011 come modificata dalla legge n. 183/2011 e quindi, per il
prossimo anno scolastico, si potrebbe arrivare ad adottare il parametro medio
di 900 alunni per istituto.
Tanto basta perché la Sicilia rimetta in discussione quasi
tutto quello che è stato deciso per quest’anno tenendo presente che, in
applicazione delle norme citate sopra, se la scuola non raggiunge i 600 alunni
o i 400 in casi particolari, non si prevede l’assegnazione del Ds e del Dsga
titolare!
Poiché in Sicilia quest’anno, grazie agli interventi
scriteriati consumati dalla Regione, operano ben 171 scuole sottodimensionate e
si finiscono – anzi è auspicabile che si finiscano! – ben due concorsi per
Dirigenti Scolastici sono bene assicurare non solo stabilità istituzionale alle
scuole, ma anche il massimo di posti certi al neo Dirigenti Scolastici e, di
conseguenza, ai Dsga. ( F.to Bartolo Pavone all'ingresso dell'assemblea regionale in Sicilia)
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