Notizie Scolastiche

Questo blog è curato da Bartolo Pavone esperto sindacalista del mondo scolastico.

L'obiettivo principale e': rendere un servizio trasparente, professionale, di massima coerenza, onesta' intellettuale, sociale verso tutti e nell'interesse di tutti .FOTO : TAVOLO TECNICO AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE CON I RAPPRESENTANTI DEL MIUR.

Mi auguro che sia di Vostro gradimento e Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione.

venerdì 30 novembre 2012

Pavone : Novita' in arrivo per i pensionamenti,Tfa speciale,assunzioni Ata.


Ieri pomeriggio si è svolto un lungo e articolato incontro al Miur con le OO.SS. Scuola sui seguenti temi: pensionamenti, Tfa speciale, assunzioni Ata.
Circa i prossimi pensionamenti, la bozza elaborata dall’Amministrazione ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno non essendo intervenute variazioni rispetto alle nuove disposizioni introdotte dal D.L. 201/2011. È intenzione del MIUR prevedere la presentazione delle domande, che devono essere presentate esclusivamente on line, nel periodo 5/20 gennaio p.v.
L’Amministrazione, sul TFA speciale ha comunicato alle OO.SS. Scuola che è atteso a breve il parere del Consiglio di Stato cui seguirà l’invio alle commissioni parlamentari.
Infine, sulle assunzioni del personale ATA (5.336 ATA) il Direttore generale Chiappetta ha riferito i contenuti dell’incontro svoltosi a Palazzo Vidoni, dichiarando che si è trattato di un appuntamento in grado di creare le condizioni per sbloccare la situazione di stallo registrata fino ad ora. La prossima settimana Miur e Funzione Pubblica si incontreranno al Mef per esaminare la situazione in vista del prossimo incontro del tavolo congiunto MIUR, FP e OO.SS. del giorno 11 dicembre.

mercoledì 28 novembre 2012

Pavone : Ecco perche' l'anief e' il sindacato del futuro nel comparto scuola.

È l'associazione che registra il maggior aumento di deleghe e diventa la sesta sigla sindacale, dopo aver superato i Cobas, la prima tra i non rappresentativi. Alle ultime elezioni RSU che erano state rinviate per un triennio, al netto dei 200.000 lavoratori precari in meno cancellati dal Governo, perdono voti rispetto alle precedenti elezioni tra i rappresentativi CGIL (- 0.66), CISL (- 1.76), SNALS (- 3,15), aumenta la UIL (+ 2.57), stazionaria la Gilda (+0,16); mentre tra i non rappresentativi perdono COBAS (- 0,99), stazionari CISAL (- 0,11) e UNICOBAS (+ 0,07). La perdita di un terzo dei voti dei Cobas è compensata dalla nascita di un nuovo sindacato alternativo, l’ANIEF, che con i suoi quasi 10.000 voti dopo la ritirata di ANP-ANQUAP risulta il vincitore di queste elezioni grazie anche al fatto che in tre anni riesce a superare la barriera delle 8.500 deleghe mentre gli stessi COBAS perdono 400 deleghe (ridotti a 6.500), CISAL più di 1.000 e UNICOBAS e ANP più di 200. Il dato è tanto più importante se si pensa che finalmente, dopo venti anni, nella scuola si comincia a percepire un'alternativa ai sindacati tradizionali di potere o di base. La scelta di non connotare ideologicamente il nuovo sindacato, ma di orientarlo alla tutela dei diritti attraverso il sapiente ricorso alla magistratura, oggi risulta non soltanto apprezzata dai colleghi ma vincente in un momento in cui la contrattazione è bloccata. L'esperienza maturata nelle aule parlamentari e giudiziarie alla fine rende merito alla fiducia prestata da migliaia di lavoratori della scuola che rivendicano, grazie al sindacato, il diritto a essere nuovamente protagonisti del Paese. Nelle scuole dove si voterà nei prossimi giorni si potrà confermare questa nuova scelta di campo. Nel frattempo, il giovane sindacato si avvia al primo congresso, che sarà celebrato a Cefalù (PA) il prossimo 8 dicembre; segno che la difesa della scuola non si ferma neanche per le feste.

martedì 27 novembre 2012

Pavone : l'elenco dei sindacati rappresentativi.

 Triennio 2013-2015 feed-rss

In data 21 novembre 2012, il Collegio di indirizzo e controllo dell’ARAN ha proceduto all’accertamento della rappresentatività sindacale per il triennio  2013-2015 sulla base dei dati certificati dal Comitato Paritetico nelle riunioni del 20 settembre 2012 e del 29 ottobre 2012. L’accertamento in parola ha natura provvisoria in quanto non è stato ancora sottoscritto il CCNQ di definizione dei comparti e delle aree dirigenziali di contrattazione per il suindicato periodo contrattuale.

Pavone: Presentazione domande per far parte delle Commissioni giudicatrici del Concorso DDG n.28 del 24/09/2012


Attiva da oggi 27 novembre la sezione di Istanze on line per presentare per via telematica la domanda per far parte delle Commissioni giudicatrici del concorso DDG n. 82 del 24 settembre 2012. termine ultimo di presentazione: 12 dicembre 2012. Segnaliamo un piccolo inconveniente: il form presenta solo la schermata per inserire la domanda in qualità di Presidente. Ci auguriamo che in serata il Ministero possa sistemare l'inconveniente tecnico, permettendo anche ai docenti di presentare la domanda.
Nel frattempo, per i docenti che volessero presentare la domanda e non sono ancora registrati su Istanze on line, vi invitiamo ad effettuare la procedura di Registrazione

domenica 25 novembre 2012

Pavone,Anief: “Chi conosce la legislazione sa che il contratto e la progressione di carriera per il 2010/ 2013 è bloccato e sa che tale blocco è incostituzionale”.


Dice l’Anief: “Chi conosce la legislazione sa che il contratto e la progressione di carriera per il 2010/ 2013 è bloccato e sa che tale blocco è incostituzionale”.
“Quello che sta accadendo ha dell’incredibile”, continua Anief, “perché in cambio del pagamento di un’una tantum, che non avrà effetti sulla copertura pensionistica, si decide di far comunque privare i lavoratori degli altri fondi necessari allo svolgimento e al potenziamento dell'attività didattica”.
Per Anief infatti, l’atto di indirizzo predisposto dal Governo per il ventilato recupero della validità dell'anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti di anzianità non può essere considerato un obiettivo centrato: non si può superare una legge con un accordo, ma bisogna rivolgersi alla Corte costituzionale, come hanno fatto i giudici ottenendo giustizia.
Per questo motivo Cisl, Uil, Snals e Gilda, dice Anief, sbagliano a svendere i diritti dei lavoratori sospendendo lo sciopero generale a poche ore dal suo svolgimento annunciato da oltre un mese.
Ma Anief dice qualcosa di più: “impugneremo l'accordo e porteremo in tribunale i sindacati che durante il blocco del contratto invece di ricorrere alla Consulta hanno svenduto i diritti dei lavoratori. Sembrava che dopo quattro anni avessero costituito un fronte unito, scioperando in blocco. Ma ora, a un giorno dello sciopero, tornano sui loro passi in cambio di una promessa tutta da verificare. Farebbero meglio a dimettersi per salvare l'istituzione che rappresentano. Nel frattempo come per i giudici, Anief farà riconoscere ai lavoratori i loro diritti e citerà in tribunale anche questi pseudosindacalisti”. prof. Bartolo Pavone ( dirigente Anief ).

giovedì 22 novembre 2012

Pavone : Condivido in pieno l'ottima analisi fatta dal presidente Marcello Pacifico dell'Anief in merito all'accordo sul recupero scatti di anzianita' ecc...


Latto di indirizzo predisposto dal Governo per il ventilato recupero della validità dell'anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti di anzianità non può essere considerato un obiettivo centrato: non si può superare una legge con un accordo, ma bisogna rivolgersi alla Corte cos
tituzionale, come hanno fatto i giudici ottenendo giustizia. Per questo motivo Cisl, Uil, Snals e Gilda sbagliano a svendere i diritti dei lavoratori sospendendo lo sciopero generale a poche ore dal suo svolgimento annunciato da oltre un mese. Chi conosce la legislazione - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola - sa che il contratto e la progressione di carriera per il 2010/2013 è bloccato e sa che tale blocco è incostituzionale. Quello che sta accadendo ha dellincredibile, perché in cambio del pagamento di ununa tantum, che non avrà effetti sulla copertura pensionistica, si decide di far comunque privare i lavoratori degli altri fondi necessari allo svolgimento e al potenziamento dell'attività didattica. Il presidente del giovane sindacato non ha dubbi: impugneremo l'accordo e porteremo in tribunale i sindacati che durante il blocco del contratto invece di ricorrere alla Consulta hanno svenduto i diritti dei lavoratori. Sembrava che dopo quattro anni avessero costituito un fronte unito, scioperando in blocco. Ma ora, a un giorno dello sciopero, tornano sui loro passi in cambio di una promessa tutta da verificare. Farebbero meglio a dimettersi per salvare l'istituzione che rappresentano. Nel frattempo - conclude Pacifico - come per i giudici, Anief farà riconoscere ai lavoratori i loro diritti e citerà in tribunale anche questi pseudosindacalisti. F.to ( Pres. Anief Marcello Pacifico).




Pavone: 'Anief si appresta a depositare a Bruxelles la denuncia per la reiterata violazione dell'Italia della direttiva comunitaria 1999/70 e annuncia l'arrivo, sul tavolo della Commissione.


Subito dopo l'incontro con il Ministro Patroni Griffi, in cui si è discusso di precarità, senza addivenire ad una soluzione per il personale della scuola assunto a tempo determinato per più di 36 mesi, l'Anief si appresta a depositare a Bruxelles la denuncia per la reiterata violazione dell'Italia della direttiva comunitaria 1999/70 e annuncia l'arrivo, sul tavolo della Commissione, di migliaia di denunce da parte dei precari docenti e Ata della scuola italiana. Il sindacato mette dunque a disposizione un modello gratuito (utilizzabile anche da coloro che hanno già presentato ricorso, o lo hanno fatto con altro sindacato o legale privato).
Comunicato ANIEF - Si è svolto il 21 novembre con le parti sociali il tanto atteso tavolo sulla precarietà convocato dal ministro della Funzione Pubblica, Patroni Griffi, a cui è stata invitata anche la Confedir, senza le attese risposte per centinaia di migliaia di precari perché permane la resistenza dell’amministrazione a stabilizzare nel pubblico impiego i dipendenti o i dirigenti assunti a tempo determinato per più di 36 mesi per garantire il suo funzionamento ordinario, così come è stato ricordato nel recente convegno organizzato dall’Anief su “diritto comunitario e diritto interno”, alla presenza di magistrati e avvocati. Le ragioni economiche sembrano imperanti rispetto allo stato di diritto dell’Unione, ma non per questo giustificabili.
Subito dopo l’incontro, preso atto dell’assenza di risposte adeguate, il presidente dell’Anief e delegato Confedir alla Scuola e alle alte professionalità, ha deciso di partire per Bruxelles e Strasburgo dove giovedì depositerà la denuncia del sindacato per la reiterata violazione dell’Italia della direttiva comunitaria 1999/70 e annuncerà l’arrivo di migliaia di denunce da parte dei precari docenti e ata della scuola italiana redatte dagli avvocati Sergio Galleano, Fabio Ganci e Walter Miceli al fine di aprire altrettante procedure d’infrazione. La questione, infatti, almeno per quanto riguarda la scuola, è ancora aperta nonostante la recente sentenza della Cassazione che, secondo indiscrezioni, per il Massimario della stessa Suprema Corte sembra necessitare per la congruità della legge 106/11 ai principi richiamati di un ulteriore avvallo transnazionale (Corte di Strasburgo) e nazionale (Consulta), come si legge anche in una delle relazioni della pareristica dell’avvocatura dello Stato (aprile 2012). Nel frattempo, come ha dimostrato il sindacato Anief nelle aule dei tribunali del lavoro, continuano le condanne alle spese e i risarcimenti danni a favore dei precari della scuola che hanno rivendicato il diritto agli stessi scatti di anzianità garantiti per il personale di ruolo negli anni 2004-2009 e al pagamento delle mensilità estive nei mesi di luglio e agosto.
Come richiedere il modello di denuncia
Il modello predisposto da Anief è destinato solo al personale docente precario, in quanto per il personale Ata è già operante un’apposita procedura di infrazione della Commissione Europea.
I ricorrenti Anief al giudice del lavoro che hanno richiesto la stabilizzazione riceveranno direttamente nei prossimi giorni il modello di denuncia e le istruzioni per l’invio alla Commissione Europea all’indirizzo di posta elettronica fornito, senza che sia necessario farne richiesta. Solo nel caso in cui non dovessero riceverlo entro il prossimo 28 novembre, potranno richiederlo a denuncia.ue@anief.net, specificando nella mail di essere già ricorrenti Anief per la stabilizzazione.
I precari della scuola che non hanno ancora proposto ricorso per la stabilizzazione o che lo hanno presentato con il patrocinio di altro sindacato e/o altro legale, possono chiedere il modello di denuncia gratuito da inoltrare per raccomandata alla Commissione Europea alla mail denuncia.ue@anief.net. A tal fine, sarà necessario inviare in allegato alla mail di richiesta anche la scheda di rilevazione dati predisposta da Anief, debitamente compilata.
La scheda dati da inviare per richiedere il modello di denuncia (solo per coloro che non sono già ricorrenti Anief per la stabilizzazione)

martedì 20 novembre 2012

lunedì 19 novembre 2012

Pavone : leggete l'articolo della collega Adele Sammarro. E' molto interessante!!!!

Pubblichiamo un 'articolo della collega Adele Sammarro molto interessante su orizzonte scuola.Leggi :La classe è troppo piccola, all'interno di essa si trovano 30 alunni con tre ragazzi disabili, all'incirca l'aula sarà meno di 45 metri quadri. Gli alunni stanno stipati come sardine e ammassati quasi l'uno sull'altro. Il dirigente scolastico si comporta un po' come l'Azzeccagarbugli manzoniano e con uno escamotage pensa ad una soluzione rapida e “indolore”: ossia ingrandire l'aula abbattendo una parete.
Qualcuno gli suggerisce di sdoppiare, ma lui non ne vuole sapere. In un momento di “vacche magre” come quello che stiamo vivendo sarebbe l'ideale creare ulteriori posti di lavoro. Ma il dirigente pensa di fare economia, è vero, negli ultimi tempi, la spending review ha tagliato tutto e di più, compresi i fondi d'istituto.
Ma abbattere una parete avrà anche i suoi costi. Compresa l'autorizzazione dell'ufficio tecnico, che comporterà anche enormi spese e lunghi tempi d'attesa.
A dare la notizia un gruppo di docenti del medesimo istituto professionale, alle porte di Cosenza, che hanno lanciato il loro grido di allarme poiché, quotidianamente, si vedono costretti a lavorare in uno spazio sottodimensionato.
Docenti e alunni decisi a far valere i loro diritti e si dicono pronti anche a clamorose azioni di protesta. La prof. Maria V. ci racconta il forte disagio cui sono sottoposti giornalmente allievi e insegnanti, costretti a stare entro le quattro mura, senza possibilità alcuna di potersi muovere minimamente, i banchi sono attaccati l'uno all'altro, e i ragazzi non hanno lo spazio necessario che gli consente di poter stare comodi.
Nella classe si trovano anche 3 ragazzi diversamente abili, affetti da grave patologia, ma che per fortuna ciascuno ha il proprio insegnante di sostegno, per cui il numero dei componenti della classe aumenta e, con i tre insegnanti di sostegno, più quello curriculare, in classe vivono quotidianamente 34 persone.
Nell'istituto non ci sono altre aule più grandi, parliamo di una struttura che ha oltre 30 anni,ormai vetusta, e, quindi costruita in base ai vecchi standards, dove le norme di sicurezza non sono molto rispettate. Le dimensioni degli ambienti per le scuole superiori solitamente si aggirano tra i 55 e i 60 metri. Le norme tecniche relative all’edilizia scolastica, prevedono che devono essere applicati i seguenti standard minimi di superficie: come 1,96 metri quadrati per alunno nelle scuole superiori. Qui pare che non sia stato rispettato nemmeno il programma planivolumetrico.
Senza pensare che se dovesse registrarsi una situazione di emergenza non c'è nemmeno lo spazio necessario per poter fuggire, per cui, alunni e insegnanti, finirebbero per esser schiacciati gli uni dagli altri. A questo punto entrano anche in gioco le norme igenico sanitarie.
Stando così le cose sarebbe decisamente compromessa la didattica. Qui sarebbe il caso di ricordare che il dirigente scolastico è il “datore di lavoro” che ha gli obblighi e le responsabilità per l’attuazione delle disposizioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».Ancora il dirigente dovrebbe ricordare che la normativa in questo caso parla chiara, difatti, laddove si registrano casi di allievi gravi il numero non deve essere superiore ai venti, altrimenti, si dovrebbe sdoppiare la classe.
Non ci si può dimenticare che la “cultura” della sicurezza, così come quella civica e formativa rivestono un ruolo importante nella formazione dell'individuo, né è da sottovalutare come l’inosservanza di norme elementari di sicurezza possano creare seri danni alla salute e alle risorse. Basta con l'economia del risparmio, dunque, sarebbe il caso di tutelare i diritti degli allievi e degli insegnanti. F.to ( prof.ssa Adele Sammarro )















Pavone : I congresso dell'Anief del presidente Marcello Pacifico.


Convocazione del I Congresso dell'Anief del Presidente Marcello Pacifico.I lavori del Congresso si svolgeranno nella sola giornata dell’8 Dicembre
2012 dalle ore 9.00 alle 19.00 presso la Sala ricevimenti di Villa dei
Melograni, Via del Giubileo Magno, 2 Cefalù (PA).F.to( dott. Marcello Pacifico)


venerdì 16 novembre 2012

Pavone:Ignoranza, arroganza o prevaricazione?

Con la giornata di sciopero  si ripristina nelle scuole  il rito
dell’invito a  preavvisare l’adesione allo sciopero, l’obbligo di
avvertire nella giornata dello stesso della decisione assunta entro le ore
07:30 del mattino e soprattutto l’obbligo di presentarsi in servizio
all’inizio delle lezioni /attività didattiche, a prescindere
dall’orario di servizio prefissato nella giornata.

facciamo l’elenco delle cose che non vanno.
Primo – Lo sciopero è un diritto sancito dalla Costituzione; una volta
proclamato dalle OO.SS. a livello centrale e periferico il lavoratore non
ha alcun obbligo di preavvertire nessuno: né dirigente scolastico, né la
scuola, né le famiglie degli alunni. Semmai l’obbligo di informare
l’utenza di un possibile disservizio che si può verificare nella
giornata di che trattasi, compete all’Istituzione scolastica.
Secondo – Proprio perché sciopero, e non assemblea, il lavoratore non
ha alcun obbligo di sottoscrivere per adesione preventiva foglietti emessi
dalla presidenza, che tanti  collaboratori fanno girare in sala dei
professori e-o nelle classi.
Terzo – Non è affatto vero che nella giornata di sciopero il lavoratore
debba preavvertire la scuola delle sue intenzioni; se all’orario
d’ingresso rispetto alle sue ore di attività previste dal quadro orario
non è presente e non ha fatto sapere preventivamente di essere assente
e-o impedito per altra fattispecie, va considerato in sciopero.
Quarto – Non è affatto vero che nella giornata di sciopero tutti i
docenti in servizio, a prescindere del loro orario di attività didattica
della giornata, debbano presentarsi all’inizio delle lezioni a scuola e
restare colà a disposizione; fino a quando, non è dato sapere!
Quinto – Se il docente, a seguito di formale precettazione (perché di
questo si tratta!) ha l’onere di essere presente a scuola fin
dall’inizio delle attività didattiche è scontato che allo scadere
delle sue ore di lezioni fissate nella giornata, svolte o meno che siano,
deve andare via, altrimenti il dirigente scolastico deve pagargli lo
straordinario fatto. E siccome l’atto precettivo è illegittimo,
dovrebbe pagare quelle ore con i soldini suoi!
Ma di tutto questo, come detto sopra, non ne parla nessuno, forse perché
in questo clima mefitico che vive oggi il mondo della scuola, dopo tutto,
una robetta tanto misera  non merita molta attenzione.Cordialmente. Prof.
Bartolo Pavone

giovedì 15 novembre 2012

Pavone: Pubblicate le graduatorie d'Istituto 1 fascia personale docente.

Prot. AOOUSPCT  n. 13178 - Si comunica che sono disponibili sulla base informativa del SIDI (percorso: “ Reclutamento Personale Scuola > Diffusione Telematica Graduatorie > Visualizza Graduatorie “ le graduatorie di circolo/istituto di I fascia del personale docente delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado, valide per l’anno scol.co 2012/2013, rielaborate a seguito degli interventi di dimensionamento della rete scolastica nonché dell’inserimento dei nuovi aspiranti inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento aggiuntive. Ciò premesso viene fissata la data del 16/11/2012, unica in ambito provinciale, per la pubblicazione all’albo di ciascuna istituzione scolastica delle precitate graduatorie. Con successiva e-mail verrà comunicata la disponibilità delle graduatorie di I fascia relative alle scuole di istruzione secondaria di II grado.

mercoledì 14 novembre 2012

Pavone: Ulteriori chiarimenti sulla trattenuta del 2,5 ad opera dello Stato nei riguardi dei lavoratori pubblici e privati.


Carissimi colleghi docenti e ATA, vicini e lontani, con la presente nota,
desidero approfondire meglio la questione riguardante la trattenuta del
2,50 a carico del lavoratore sulla busta paga da parte dello Stato,
perché me ne sto occupando in questi giorni a tutela del personale
scolastico tutto. Premesso che: Il lavoratore subordinato ha diritto,
all'atto della cessazione dal servizio, a un trattamento di fine
servizio/rapporto.
Nel settore pubblico, fino all’emanazione del DPCM 20 dicembre 1999, che
ha introdotto per i nuovi assunti il trattamento di fine rapporto, era
liquidata l’indennità̀ premio di fine servizio ai dipendenti degli
enti locali e l’indennità̀ di buonuscita ai dipendenti statali.
I trattamenti di fine servizio si differenziano dal TFR sia per i modi di
calcolo della prestazione (calcolata sull’ultima retribuzione), sia per
il suo finanziamento che è caratterizzato anche da una contribuzione del
lavoratore alla quale si aggiunge quella dell’amministrazione statale o
dell’ente locale.
Il trattamento di fine rapporto, invece, è costituito da accantonamenti
annuali di quote della retribuzione percepita dal lavoratore, rivalutati
annualmente secondo la disciplina prevista dall’art. 2120 ed erogato in
forma di capitale al momento della cessazione dal servizio.
Il decreto legge n.185/2012 ha effetti esclusivamente sulle posizioni dei
lavoratori già in regime di trattamento di fine servizio, che continuano
anche dopo il 31 dicembre 2010 a maturare il trattamento di fine servizio
e non più il trattamento di fine rapporto, con assoggettamento, pertanto,
alla contribuzione previdenziale obbligatoria prevista nella misura del
2,50% a carico del lavoratore, ai sensi dell'art.undici legge n.152/1968 e
dell'art.37 D.P.R. n.1032/1973.
La sentenza della Corte costituzionale n.223/2012, tuttavia, ha
espressamente censurato, nel dichiarare illegittimo in parte qua la norma
(art.12, comma 10, D.L. n.78/2010) che, nell'interpretazione dell'ex
Inpdap, consentiva la trattenuta del 2,50% a carico del lavoratore, la
prassi dell'ex INPDAP di estendere anche al trattamento di fine rapporto
la contribuzione posta a carico del lavoratore nel diverso regime di
trattamento di fine servizio. L’illegittima prassi, come si è visto, si
fondava sull’art.uno, comma sette, del d.p.c.m. 20 dicembre 1999, che
subdolamente prevedeva anche per il t.f.r. le stesse aliquote contributive
che per il t.f.s., escludendo espressamente la trattenuta del 2,50% solo
per i dipendenti che avrebbero preferito la previdenza integrativa.
Ne consegue che tutti quelli che operano nel pubblico impiego in regime di
trattamento di fine rapporto hanno diritto a chiedere, nel termine
prescrizionale decennale, all'INPS (che ha incorporato l'INPDAP dal 1°
gennaio 2012) la restituzione della contribuzione indebitamente trattenuta
(e risultante sui prospetti paga).Cordiali saluti. Bartolo Pavone (
dirigente sindacale Anief ).




martedì 13 novembre 2012


Carissimi colleghi docenti, personale ATA, in servizio presso gli istituti presenti nel territorio eoliano, ho saputo che alcuni luminari del nostro settore, hanno ritenuto esprimere un parere sfavorevole per quanto riguarda le norme di recupero del TFR trattenuto illegittimamente dallo 01/01/2011, (sono quasi due anni) pari a 2,5 % sullo stipendio, mentre La sentenza della Corte costituzionale n. 223 dell’11 ottobre 2012 ha confermato quanto da mesi l’Anief affermava: la trattenuta per il TFR è interamente a carico del datore di lavoro, sia nel settore pubblico sia in quello privato. Sono passati due anni circa e dopo la sentenza della Consulta, tutto il personale docente e ATA della scuola, precario o di ruolo, può recuperare fino a 2.000 euro per le indebite trattenute operate in busta paga dal 1° gennaio 2011. Cari colleghi, non date retta. Oggi mentre leggevo su orizzonte scuola, il mio sguardo si è soffermato su: Una Dirigente Scolastica è stata condannata dalla Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Puglia con la sentenza n. 432 del 29 marzo 2012, per aver sovrastimato l'organico di fatto nella sua scuola e quindi aver procurato un danno all'erario consistente nei costi sostenuti per il pagamento del personale in più, e nei costi sostenuti per il pagamento delle supplenze per sostituire le assenze di detto personale. 
 
Infatti, la dirigente ha fornito informazioni inesatte non basandosi sulle reali iscrizioni perfezionate per l'adeguamento dell'organico di diritto con situazioni di fatto, inducendo il CSA ad assegnare personale docente in più negli anni scolastici 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007 e per avere anche illecitamente finito un contratto di collaborazione con un assistente amministrativo in servizio presso un'altra scuola. 
 
L'ammontare del danno economico all'erario è di complessivi € 144.649,27 da imputarsi alla responsabilità amministrativa della dirigente.
Chissà quanti luminari avranno detto alla Dirigente: “Non ti preoccupare; chiedi di più vedrai non succede niente ecc.” Ritornando alla questione TFR, in caso di rifiuto dell’Amministrazione, l’invio della diffida è requisito indispensabile per procedere.  L’anief ricorrerà tramite decreto ingiuntivo in giudizio su quanto spettante in caso di diniego alla prima fase. L’anief ricorda alle persone interessate che mette gratuitamente a disposizione il modello di diffida, da compilare e inviare all’Amministrazione, aggiornato dopo il fondamentale pronunciamento del Giudice delle leggi.
 E’ necessaria l’iscrizione al sindacato. Prof. Bartolo Pavone cell 339/4532337 (Dirigente sindacale regionale Anief).
                                                                        
                                                 

Pavone: La conoscenza della notifica si ha solo con il timbro postale .


Con ordinanza n. 19387 del 8 novembre 2012, la Sesta Sezione Civile della Cassazione ha affermato che è esclusivamente il timbro postale ad assicurare la ricezione del documento del quale vogliamo prova di notifica. La Suprema Corte ha escluso che la prova dell'avvenuto compimento del procedimento notificatorio sia possibile attraverso il foglio stampato dal servizio on-line di Poste italiane. In pratica, l'indicazione della data di consegna della raccomandata è soltanto quella del timbro postale recato dall'avviso di ricevimento”.

Pavone: Cari Dirigenti, attenzione!! Con le verifiche da parte del collegio della Corte dei Conti non si scherza!!!!!


Le variazioni nella formazione delle classi e nell’ adeguamento dell’organico successive alla definizione dell’organico di diritto rivestivano carattere eccezionale e, pertanto, sono consentite nei limiti di quanto strettamente necessario, in ragione delle effettive variazioni del numero delle iscrizioni.
Ebbene, premesso che l’iscrizione poteva ritenersi perfezionata con la presentazione della richiesta firmata dal genitore dell’alunno unitamente al pagamento della relativa quota di iscrizione e della prima rata anticipata mensile, potevano ritenersi regolarmente iscritti solo gli alunni che avessero adempiuto a tutte le elencate incombenze.
Di conseguenza, la dirigente scolastica, in sede di adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto, avrebbe dovuto tenere conto solo del numero di iscrizioni perfezionate e proporre l’adeguamento dell’organico solo se e nella misura esatta in cui lo stesso si fosse reso indispensabile per l’effettivo aumento delle iscrizioni perfezionate.
Pertanto il comportamento della dirigente scolastica, consistito nell’avere indotto, fornendo informazioni inesatte sul numero degli iscritti, il C.S.A. ad assegnare all’Istituto personale educativo ulteriore rispetto a quello giustificato dal numero delle iscrizioni perfezionate, ha determinato un danno all’erario consistente nei costi sostenuti per il pagamento del personale in esubero, nonché nei costi sostenuti per il pagamento delle supplenze per sostituire detto personale in esubero assente.
Conclusivamente, il Collegio della Corte dei Conti reputa sussistenti i presupposti per la configurabilità della responsabilità amministrativa in capo al dirigente scolastico per il danno erariale cagionato al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, di complessivi € 144.649,27, derivato dal sovradimensionamento dell’organico educativo negli anni scolastici 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007 e dalla illegittima conclusione di un contratto di collaborazione con un assistente amministrativo in servizio presso altra istituzione scolastica.


lunedì 12 novembre 2012

Pavone:nota informativa relativa alle chiusure prefestive



A seguito di alcune richieste di chiarimenti pervenute in merito alle chiusure prefestive degli Istituti scolastici, si fa presente che la materia è regolata dal comma 3 dell’art. 36 del DPR 209/87, il quale dispone che "Durante i periodi di interruzione delle attività didattiche e salvaguardando i periodi in cui siano previste attività programmate dagli organi collegiali, è possibile la chiusura della scuola nelle giornate prefestive, fermo restando il rispetto dell'orario settimanale d'obbligo del personale". Cordiali saluti. Ins Bartolo Pavone

Pavone:Concorso a cattedra: la sezione Titoli valutabili è modificabile fino al 21 novembre


I candidati che hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso docenti entro il 07 novembre, possono inserire modificare o integrare la sezione Titoli valutabili fino al 21 novembre.
L'accesso alla procedura permetterà di visualizzare unicamente la sezione Titoli valutabili, nella quale si potranno inserire i titoli in base alla tabella della valutazione dei titoli.
Una volta inserita o modificata la sezione bisognerà effettuare l'inoltro, utilizzando il Codice personale. 

domenica 4 novembre 2012

Pavone : Prosegue l'iter del disegno di legge sulle piccole isole.


Sul disegno di legge Siragusa-Pes a sostegno delle scuole collocate in aree disagiate si sta sviluppando un piccolo giallo anche perché l’onorevole Siragusa avrebbe dichiarato che eventuali maggiorazioni di punteggio non avranno seguito. 
Tuttavia è bene precisare che il 4° comma dell’articolo 5 del pdl recita testualmente:
“Il servizio effettivamente prestato, in modo continuativo, dal personale docente con contratto di lavoro a tempo determinato assegnato a pluriclassi nelle scuole di ogni ordine e grado di cui all'articolo 2, comma 1, è valutato in misura doppia”. A sua volta, il 1° comma dell’articolo 2 precisa che “per scuole di montagna si intendono i plessi scolastici situati oltre 1.000 metri sul livello del mare e che distano più di 20 chilometri da un centro abitato ove è presente il medesimo ordine e grado di scuola, e per scuole delle piccole isole si intendono i plessi scolastici situati nelle isole minori”. Se si va poi a leggere la documentazione tecnico-legislativa predisposta dagli uffici della Camera si può comprendere ancora meglio la questione che, nel corso degli anni, ha conosciuto alterne vicende. 
Nella tabella di valutazione dei titoli allegata alle legge143/2004 era previsto che per il servizio di insegnamento prestato nelle scuole di ogni ordine e grado situate nei comuni di montagna (e cioè in località situate sopra i 600 metri dal livello del mare), nelle isole minori e negli istituti penitenziari, veniva valutato in misura doppia. 
La legge finanziaria 296/2006 introdusse una norma di interpretazione disponendo, con effetto dal 1° settembre 2007, l’abrogazione della disposizione sulla doppia valutazione dei titoli, facendo però salva la valutazione in misura doppia dei servizi prestati anteriormente a tale data. 
Nel frattempo, la Corte costituzionale, nel gennaio 2007, dichiarava l’illegittimità della doppia valutazione dei titoli, nella parte in cui non limitava l’attribuzione del doppio punteggio alle scuole pluriclasse. 
Si arriva così al DM 15 marzo 2007, n. 27 che dispone che 
“il servizio prestato dall’a.s. 2003/2004 all’a.s. 2006/07 nelle scuole primarie pluriclassi dei comuni di montagna, di cui alla legge 1 marzo 1957, n. 90, nonché nelle scuole delle isole minori e degli istituti penitenziari è valutato in misura doppia”. Tale previsione è stata ritenuta legittima dal Consiglio di Stato, intervenuto nel merito con una ordinanza del 3 luglio 2007. 
E c’è ancora da ricordare una risoluzione approvata il 23 aprile 2009 dalla Commissione Cultura della Camera che impegnava tra l’altro il Governo ad “intraprendere ogni utile iniziativa tendente a garantire la continuità didattica agli studenti, che frequentano le scuole nelle sedi realmente disagiate dei comuni di montagna e delle piccole isole”. Ed è proprio a questa risoluzione che si ispira il progetto di legge delle onorevoli Alessandra Siragusa e Caterina Pes. 
E’ probabile che nel corso dell’esame parlamentare il provvedimento subisca qualche modifica, ma per il momento questo è il testo con cui confrontarsi. 

 


venerdì 2 novembre 2012

Pavone:I PERMESSI PER MOTIVI FAMILIARI O PERSONALI SONO UN DIRITTO E NON UNA CONCESSIONE DEL DS


A sostenere che i permessi retribuiti per motivi familiari o personali, previsti dall’art.15 comma 2 del vigente CCNL scuola 2006-2009, sono un diritto e non una concessione del dirigente, è anche l’ARAN . Si tratta dell’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, questa agenzia rappresenta legalmente l’ amministrazione durante i contratti collettivi come disposto dal d.lgs. 29/1993. L’art.15 comma 2 del Ccnl 2006-2009 della scuola , prevede il diritto ,a domanda, da parte del dipendente a fruire, durante l’anno scolastico, di tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità sono fruiti i sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui all’ar1. 13, comma 9, prescindendo dalla condizioni previste in tale norma. Questa norma è in alcuni casi osteggiata dai dirigenti scolastici che la considerano una limitazione alla loro autorità decisionale. 
Ci teniamo a sottolineare che i permessi previsti dall’art.15 comma 2 sono un diritto, che si sottrae alla valutazione discrezionale del dirigente scolastico, il quale pertanto non può entrare in merito alle stesse. Il dirigente scolastico, non è legittimato ad autorizzare il permesso richiesto ai sensi dell’art.15 comma 2, ma dovrà operare solo un controllo di tipo formale in merito alla presentazione della domanda ed all´idoneità della documentazione a dimostrare la sussistenza delle ragioni poste a base della domanda; né tanto meno, è consentito al dirigente scolastico porre delle regole preventive che vietino o restringano la possibilità per i docenti di usufruire dei permessi o delle ferie in periodo di attività didattica, qualora queste siano richieste per motivi personali o familiari. Questa norma è una norma idiosincratica , che i dirigenti scolastici tendono a non fare passare come un diritto, ma come una concessione che, a volte può essere favorita oppure può essere considerata irricevibile. 
Tuttavia, per essere precisi, al dirigente incombe l’onere della valutazione della pertinenza della motivazione documentata o autocertificata, che pertanto non può essere futile od omessa, pena la mancata autorizzazione. Si richiama, a tal proposito, la responsabilità per danno erariale a cui potrebbe andare incontro il dirigente medesimo qualora concedesse un giorno di permesso senza un motivo apprezzabilmente valido. In tali casi, infatti, il dirigente scolastico potrebbe essere chiamato a rivalsa per il giorno di stipendio pagato al dipendente cui sia stato concesso un permesso per motivi personali senza validi motivi, e dunque assente dal servizio senza averne il diritto. Appare ovvio, pertanto, che il dirigente scolastico, per valutare la liceità della concessione del permesso deve conoscere la motivazione della richiesta, che non può pertanto essere formulata soltanto per "Motivi personali" o "Problemi di famiglia": essi vanno esplicitati. A tale riguardo bisogna anche dire che : una sentenza della Corte dei Conti del 3 febbraio 1984, n.1415 secondo il quale le esigenze personali o familiari “possono identificarsi con tutte quelle situazioni configurabili come meritevoli di apprezzamento e di tutela secondo il comune consenso, in quanto attengono al benessere, allo sviluppo ed al progresso dell´impiegato inteso come membro di una famiglia o anche come persona singola. 
Pertanto, non deve necessariamente trattarsi di motivi o eventi gravi (con la connessa attribuzione all´ente di un potere di valutazione della sussistenza o meno del requisito della gravità), ma piuttosto di situazioni o di interessi ritenuti dal dipendente di particolare rilievo che possono essere soddisfatti solo con la sua assenza dal lavoro”. Questo vuol dire che nell’autocertificazione bisogna motivare esplicitamente la motivazione dell’assenza senza rifugiarsi in motivi vaghi e generici. Per il resto il dipendente ha diritto a fruire i 3 giorni di permesso retribuito, senza la spada di Damocle dell’autorizzazione del dirigente scolastico e può richiedere anche i 6 giorni di ferie previsti al comma 9 dell’art.13 del CCNL con le stesse modalità dell’art.15 comma 2.

Pavone :Seminario di studi dell'Anief a Lamezia, con il presidente Marcello Pacifico .


Si è svolto ieri, 31 ottobre, a Lamezia Terme, presso l'Istituto Leonardo da Vinci, Via Gronchi
Il Seminario di studio indetto dall'ANIEF(*) su "Le relazioni sindacali e contratti integrativi d'istituto: istruzioni per l'uso. La sicurezza sul luogo di lavoro", rivolto a docento, personale ATA, Dsga, Dirigenti, Rsu. Direttore del corso, il Prof. Marcello Pacifico
I relatori intervenuti: Prof. Marcello Pacifico (Pres. ANIEF), DSGA Giuseppe Capuana, DSGA Leonardo Gesù. Era presente il Consigliere Nazionale della Pubblica Istruzione Prof. Mario Sammarro
Hanno preso parte al seminario tutti i dirigenti Anief Calabresi  che, con i loro interventi hanno ulteriormente arricchito le magistrali  relazioni /dibattito poste in essere dai relatori. È stato passato in rassegna lo stato attuale del contenzioso, che annovera  vittorie Anief sempre più ricorrenti. L'avv. Angela Fazio, il Presidente Prof. Marcello Pacifico e il Prof. Mario Sammarro hanno messo a fuoco, anche, i ricorsi Pensioni commentando le varie ordinanze emesse dai giudici.
"Il presidente dell'Anief, prof. Marcello Pacifico, intervenuto oggi a Lamezia Terme al seminario di formazione organizzato per i quadri sindacali del sindacato, ha spiegato come il Governo debba pagare la quota di TFR illegittimamente decurtata nello scorso biennio e come sia possibe attraverso il ricorso ottenere lo sblocco del contratto e degli scatti sptipendiali per il personale di ruolo nonche' il loro riconoscimento per il personale precario. Assistiamo a una particolare congiuntura politica dove mai come ora lo studio delle norme e l'informazione possono risultare la chiave vincente per riconoscere i diritti elementari al lavoro, a una giusta retribuzione, alla crescita morale, economica e spirituale dell'intero Paese all'interno dell'architettura europea. In un momento in cui si mette in dubbio il carico di lavoro dei docenti, e' chiaro che una riflessione sulla qualita' del servizio offerto dalla classa insegnante debba far riflettere su ipotesi di studio per incentivarne carriera, ruolo e passione, nonostante si lavori con 8.000 euro a fine carriera in meno rispetto ai colleghi degli altri Paesi Ocde".
(*)ANIEF associazione professionale sindacale -
Soggetto Qualificato per la formazione del personale della Scuola ai sensi della direttiva n. 90/2003.

Pavone :Pensionamenti anticipati, ampliamento offerta formativa, piano di immissioni in ruolo. Queste alcune delle proposte di Bartolo Pavone


Pubblichiamo alcune proposte fatte dal sindacalista  prof. Bartolo Pavone dopo aver partecipato ad un tavolo tecnico, a tutela di tutto il personale scolastico, indicando nel contempo anche quali strategie potrebbero favorire ed assicurare una scuola di qualità.

Il sindacalista, dopo essersi soffermato sulla necessità di “favorire norme di pensionamento anticipato per assorbire il personale scolastico in esubero”, ha proposto di “istituire tempi pieni finanziando i Comuni sprovvisti di mensa scolastica” senza sottovalutare l'importanza di “preparare un piano di immissioni in ruolo” al fine di salvaguardare gli organici ed assicurare la “copertura dei turn over”.

 Ha poi evidenziato il bisogno di promuovere misure volte ad “ aiutare il personale precario” incentivando le “forme di sostegno al reddito” come anche una “estensione degli ammortizzatori sociali”.

Il rappresentante dei lavoratori della scuola ha rimarcato inoltre la necessità di “sostenere promozioni di iniziative didattiche” e di favorire “l’ampliamento dell’offerta formativa” degli istituti scolastici attraverso “accordi istituzionali Inps e Regioni” mentre bisognerebbe, ha continuato Bartolo Pavone, “eliminare tutte quelle barriere che vietano la nomina anche per periodi brevi del personale precario dalle graduatorie di Istituto”.

Il prof. Bartolo Pavone ha infine, dopo aver proposto numerose misure per promuovere una scuola di qualità, ha posto l’accento sull’esigenza di avviare una riforma rivolta alle “classi dirigenti sindacali” che, attraverso una “preparazione mirata”, devono sempre “tutelare fino in fondo il lavoratore”, “informandolo e dicendogli la vera verità”.


giovedì 1 novembre 2012

Pavone : Urgono fatti concreti nel comporta scuola a qualsiasi livello.


In merito alle ripercussioni della riforma Gelmini sulla scuola in Sicilia, in relazione all’avvio dell’anno scolastico 2012/2013,ritengo, in maniera categorica, che "bisogna assolutamente dire basta  alle classiche parole, urgono fatti concreti".
 E da diversi anni che in Sicilia assistiamo a tagli nella scuola, senza che nessuno abbia cercato di capire o addirittura affrontare seriamente questi problemi dannosi  per la nostra società.

Per esempio,  la mancata autorizzazione di  posti a tempo pieno,necessari per garantire una scuola piu' efficace e efficiente,necessari per avere riconosciuto  organici stabili deve farci riflettere moltissimo. I tanti docenti in soprannumero nei vari ordini di scuola, i molti precari che sono rimasti  a casa”.

I tagli del, personale ATA (specialmente i collaboratori scolastici), la mancanza di vigilanza nelle scuole e naturalmente la sicurezza che è a rischio ecc... Tutto questo va affrontato con grande determinazione e con un confronto serio ed efficace per garantire una scuola di qualità anche in Sicilia come in altri posti d'Italia”.


Pavone : l'Anief scrive ai dirigenti scolastici spiegando il perche' i precari non vanno messi in ferie durante le sospensioni delle attivita' didattiche.

Pubblichiamo la lettera inviata ad alcuni dirigenti che hanno deciso di mettere in ferie il personale precario durante le sospensioni delle attivita' didattiche per Ognisanti,vacanze di natale ,ecc. Leggi :http://www.anief.org/userfiles/file/Ferie%20del%20personale%20a%20tempo%20determinato.%20Attuale%20quadro%20contrattuale%20e%20normativo%20di%20riferimento.pdf.