Pavone, S.I.N.A.L.P.: “ Non si possono servire più padroni
per una buona scuola, altrimenti, si fa confusione e a rimetterci saranno gli
alunni di ogni ordine e grado.”
La riforma della scuola deve rappresentare per tutti i
cittadini italiani, un vero forte cambiamento.
Bene le assunzioni di 150.000 docenti, ma a condizioni che
non devono servire solo per far cassa.
Al sud c’è bisogno di trasformare le scuole a tempo pieno con
relativa mensa scolastica. I dati ministeriali confermano solo il 3% di tempo
pieno al sud e 90% al Nord. Questa disparità
va colmata attraverso un progetto serio e condivisibile con i Comuni sprovvisti
di mensa scolastica o malfunzionanti.
Bisogna ridurre il numero di alunni per classe o sezione per
garantire il massimo dell’istruzione nelle singole classi. L’ideale sarebbe quindici
per classi, anche alla presenza di alunni disabili.
Nelle zone disagiate per colmare le difficoltà delle pluriclassi
sarebbe opportuno investire più personale scolastico con delle norme specifiche
in termine di organizzazione e istruzione favorendo il personale che decide di
risiedere in logo.
No, all’ utilizzo del personale docente per coprire le supplenze
brevi. I supplenti che hanno sempre
fatto i tappabuchi in modo professionale e sempre disponibili, vanno premiati e
non impedendo di continuare all’ occorrenza di lavorare nel comparto scuola.
Bene l’autovalutazione nelle singole istituzioni, purché’ sia
fatta con professionalità e rispetto delle norme. La scuola ha bisogno di questo
sistema che se è fatto bene, molti dirigenti dovranno cambiare atteggiamento
verso chi lavora con determinazione e alta correttezza a discapito dei falsi
sistemi che ancora oggi si registra nell’attribuire ruoli a persone incapaci o
per conferma degli anni precedenti.
Lipari, 27/12/2014 S.I.N.A.L.P. Ins. Bartolo Pavone
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