La
nostra Federazione ha diffidato la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, l’ARAN e le altre Amministrazioni competenti ad avviare le
procedure per il rinnovo dei contratti e non esclude, a breve, azioni
giudiziarie per ottenere il risarcimento danni. Lo strumento primario
dei Sindacati non dovrebbe essere quello giudiziario eppure pare che sia
l’unico che funzioni.
Sono
passati quasi nove mesi dalla Sentenza con la quale la Corte
Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti del
Pubblico impiego ed ancora regna il silenzio governativo.
Ma l’art.136 della Costituzione non prevede che “Quando
la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o
di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal
giorno successivo alla pubblicazione della decisione”? Pare, eppure
ancora tutto tace.Nella legge di stabilità sono stati anche previsti
pochi spiccioli da distribuire ma … senza fretta.
Nel
frattempo i dipendenti pubblici svolgono il lavoro straordinario (che
forse un giorno verrà retribuito o solo compensato), attendono
liquidazione delle indennità (si perché le Amministrazioni sono, spesso,
lente anche nella discussione del FUA), lavorano in ambienti al limite
delle condizioni di sicurezza e, di tutta risposta, per l’opinione
pubblica sono dei fannulloni e per il datore di lavoro non sono
meritevoli dei, legittimi, aumenti contrattuali.
Che
fare? È evidente che lo sciopero è solo una perdita di ulteriori soldi
per i lavoratori di fronte ad una classe politica sorda e cieca ai
bisogni dei pubblici dipendenti, magari fosse anche … muta! Non restano
che le azioni giudiziarie, purtroppo.
Comprendiamo
che i Sindacati siano scomodi e che il Premier sta tentando di abolirli
e, nel frattempo, di ridicolizzarli, ma vorremmo ricordare che l’art.39
della Costituzione non è mai stato compiutamente attuato, perché non
farlo?
La
nostra Federazione vorrebbe controlli (seri) anche sui Sindacati,
sull’organizzazione e, perché no, sui bilanciperché chi non ha nulla da
nascondere non ha nulla da temere e sarebbe l’unico modo serio per
invertire la tendenza a distorcere e generalizzare che porta
inevitabilmente a distruggere quanto di buono e di nobile ci può essere,
anche nei Sindacati.
Invece
accade che, nell’opinione diffusa, tutti i sindacalisti sono affaristi e
nullafacenti, tutti i politici sono corrotti ed oziosi e tutti i
dipendenti pubblici sono fannulloni.
E’ arrivato il momento di cambiare, da noi.
Buon sindacato a tutti
Flash 2016 n. 4 Rinnovo Contratti
Diffida rinnovo contrattuale
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