Notizie Scolastiche

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venerdì 7 giugno 2013

Nella sua audizione alla VII Commissione Cultura di Camera e Senato il Ministro Maria Chiara Carrozza è stata chiara e lapidaria


Più che guardare ad un ipotetico e auspicato piano di immissioni in ruolo 2014 - 2017, preoccupiamoci di capire quali potrebbero essere i numeri per le immissioni in ruolo del 2013, quelle che dovrebbero derivare (?) per il 50% dal concorso (per le regioni e le graduatorie interessate dal nuovo, altrimenti quelli precedenti) e per il 50% dalle graduatorie ad esaurimento.
Nella sua audizione alla VII Commissione Cultura di Camera e Senato il Ministro Maria Chiara Carrozza è stata chiara e lapidaria
"44mila immissioni in ruolo in tre anni a partire dal 2014/17. Con la consapevolezza che quest'anno la riforma Formero causerà una minore necessità di personale, sia come supplenze che come immissioni in ruolo. Il piano triennale rappresenta una risposta necessaria per rispondere alle migliaia di giovani e meno giovani insegnanti in attesa"
A parte che - chiarisce nelle ore successive il sindacato Anief - i posti disponibili nel triennio considerato potrebbero essere ben 120mila - quale sarà l'impegno del Ministero/MEF per le immissioni in ruolo del 2013, quelle che fino ad oggi, e siamo a giugno, sembrano non essere ancora in programma?
E qui si ricomincia a parlare nuovamente di piano triennale, non di quello che ancora non c'è, ma di quello che è scritto e che si fa finta non esista, il piano dell'ex Ministro Gelmini, che prevede per l'a.s. 2013/14 l'immissione in ruolo
  • 22.000 unità di personale docente ed educativo
  • 7.000 unità di personale ATA.
Tralasciando le vicende dello sfortunato personale Ata (ancora in attesa delle immissioni in ruolo 2012), sembra che questi numeri non esistano più, essendo intervenuta nel frattempo la riforma Fornero, che ha portato ad un dimezzamento dei pensionamenti 2013 (10.860 unità di personale docente - leggi qui la distribuzione per provincia e ordine di scuola). 
Il Ministro Profumo ha infatti bandito il nuovo concorso con DDG n. 82 del 24 settembre 2012 prevedendo 11.542 assunzioni da concorso (50% del reclutamento), ma in due anni (2013/14 e 2014/15).
Quindi, all'incirca, 15.000 assunzioni in ruolo per anno scolastico. Potrà essere rispettato questo numero? Sembra di no.
Già nel mese di aprile 2013 la dott.ssa Stellacci, ancora fino alla fine di giugno Capo Dipartimento del Miur, affermava "Stiamo accertando l'effettiva consistenza dei dati. La cosa importante da fare ora, infatti, è controllare il numero di pensionamenti in base alla provincia e alla classe di concorso per capire quali siano le reali possibilità di entrata in ruolo nel settembre 2013 per i vincitori del concorso."
"Non c'è dubbio che assumeremo tutti gli 11.542 vincitori del concorso. Ma qualora fosse proprio impossibile per mancanza di posti disponibili farlo in due anni potremmo spingerci anche a settembre 2015 in quanto la normativa vigente prevede la triennalità delle graduatorie” .
Prima doccia fredda per i precari. Adesso le parole del Ministro: minore necessità di personale. A quanto dovremo abbassare la cifra delle immissioni in ruolo 2013? A meno delle 10.000 unità previste dai pensionamenti? Purtroppo l'ipotesi non è da scartare. 

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