Scendono
in campo gli Ata, agguerriti più che mai,
per difendere i loro diritti. Si
dicono pronti ad abbattere quel muro creato dagli lsu che gli impedisce di lavorare. Una
delegazione Ata, giorni fa, ha voluto incontrare il provveditore, Luigi
Troccoli, per informarlo sulle tante cose che non vanno. I rappresentanti del
coordinamento precari Ata chiedono al provveditore di
intervenire sulla vicenda degli lsu
(lavoratori socialmente utili). Stanchi, vogliono vederci chiaro una volta per
tutte. La vicenda è nota a tutti:da anni gli lsu vengono impiegati nelle scuole
cosentine per svolgere mansioni che vanno dalla vigilanza degli alunni, alla
assistenza dei diversamente abili, usati anche
in sostituzione dei collaboratori scolastici.
Dopo
le numerose proteste portate avanti dagli Ata,
che si sono visti soffiare il posto sotto al naso dagli lsu,
finalmente, arriva la replica del
provveditore che chiarisce una volta per tutte il guazzabuglio. Il personale Ata, da molto tempo
bistrattato e vittima della forbice dei
tagli, si è visto , ancora una volta, messo con le spalle al muro dagli lsu,
che hanno portato via molti posti
in quasi ogni scuola del capoluogo
bruzio . Quest'anno rispetto all'anno precedente si è registrato il 17%in meno
di disponibilità. Mentre i posti accantonati per gli lsu sono rimasti invariati. La situazione è
complessa: risulta che questi lavoratori
vengano usati per sopperire la carenza di organici causata dai tagli.
Complessivamente nella provincia di Cosenza si sono persi 292 posti, destinati completamente agli lsu: “in
parole povere se questi 292 posti fossero andati agli Ata avrebbero lavorato tutti i collaboratori
scolastici che si trovano in prima fascia”- dice Pasquale Filice, leader del
movimento precari Ata. Qualcun altro degli Ata sbotta e confessa che il più
delle volte gli lsu svolgono il
servizio di pulizia dei plessi durante
le ore mattutine e , quindi, durante il regolare orario scolastico,
invece, tali lavori dovrebbero svolgersi
di là dell'orario scolastico. Dalle voci di protesta degli Ata pare che, a
creare questo guazzabuglio, siano stati i dirigenti scolastici che avrebbero usato gli lsu in sostituzione dei compiti e delle funzioni previste dal
profilo professionale dei collaboratori
scolastici. Gli Ata dal canto loro non accettano più supinamente questa
situazione che ormai da troppo tempo si sta protraendo, facendo accrescere
forti tensioni , creando la solita
guerra tra poveri. Nel frattempo il gruppo del coordinamento precari Ata invia
un comunicato circa l'uso illegittimo
degli lsu alla guardia di finanza,
nell'attesa di fare le dovute indagini. Intanto il provveditore scrive per
tutta risposta ai dirigenti scolastici in merito all'uso improprio degli lsu
assegnato alle scuole cosentine e chiarisce in maniera esaustiva che tale
personale deve essere adibito solo ed esclusivamente per i compiti di pulizia
dei locali scolastici , in ore in cui non si svolgono le attività didattiche.
Ancora lo stesso provveditore replica e dice:
“Esulano
dalle competenze dei predetti collaboratori
le attività di vigilanza sugli alunni, di apertura e di chiusura dei
locali scolastici.”Più chiaro di così...
Adele Sammarro
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