Bisogna ricordare, ad onore del vero, che la soluzione tampone di accorpamento delle classi, adottata attualmente da molti dirigenti scolastici, per ovviare all’assenza di alcuni docenti, non è prevista, e non potrebbe esserlo, da alcuna normativa vigente. Accorpare due classi da assegnare ad un solo docente, non solo non è previsto da alcuna normativa, ma è irregolare per le norme sulla sicurezza ed anche perché pregiudica il regolare svolgimento delle lezioni per entrambe le classi. Per queste ragioni fanno molto male i docenti che, compiacentemente al volere del dirigente, svolgono la propria lezione in una situazione di accorpamento di più classi. L’accettare questa particolare situazione diventa un’assunzione di responsabilità, rispetto ad un provvedimento irregolare e forse anche illegittimo. Infatti bisogna ricordare che durante le ore di lezione ogni docente è responsabile di tutti gli allievi presenti nella classe in cui sta svolgendo la sua attività didattica. Nelle scuole secondarie di secondo grado, oltre allo stratagemma dell’accorpamento di più classi da assegnare ad un solo docente, a tal proposito siamo a conoscenza di casi di professori di scienze motorie, che vigilano contemporaneamente, nelle palestre o nei campetti sportivi in dotazione alla scuola, anche 3 o 4 classi, si utilizza pure il metodo dell’ entrata posticipata di un' ora e l'uscita anticipata di una o due ore nelle giornate più critiche. Per tale soluzione, i signori dirigenti scolastici, al fine di non assumersi le responsabilità di quanto potrebbe accadere nelle ore di entrata posticipata o uscita anticipata, fanno firmare alle famiglie delle liberatorie, in modo da autorizzare i propri figli ad entrare dopo o ad uscire prima, nel momento in cui i docenti della classe sono assenti e non è possibile sostituirli. La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché i dirigenti scolastici non investono tutte le risorse disponibili per le supplenze, evitando di usare certi stratagemmi irregolari? Nascondersi dietro il fatto che mancano le risorse è , per chi vive all’interno delle logiche della contrattazione integrativa, una sonora bugia, che si infrange contro il muro della verità. D’altronde le risorse economiche per spendere migliaia di euro, per l’orientamento in entrata, per stampare migliaia di brochures e depliants che pubblicizzino la scuola, lo sprecare denaro pubblico per regalare gadget a tutti i potenziali iscritti, i soldi per comprare piante e tappeti di rappresentanza per abbellire il look della scuola non mancano mai, ma poi mancano i soldi per garantire il regolare servizio pubblico da fornire agli alunni in uno stato di sicurezza. Quindi risolvere il problema dell’impossibilità di trovare un docente che sostituisca il collega assente , utilizzando l’accorpamento di più classi, è da ritenersi una prassi illegittima per le norme sulla sicurezza e lesiva dei diritti degli studenti e dei lavoratori della scuola, come anche lo è, l’utilizzo dell’entrata posticipata alle lezioni e l’uscita anticipata delle classi rispetto al regolare svolgimento delle lezioni. Tra illegittimità delle norme sulla sicurezza, che potrebbero sfociare in colpe di carattere penale e manchevolezze sui diritti allo studio e all’istruzione, si consiglia ai docenti, che vengono chiamati a supplire in certe situazioni, di pretendere un chiaro ordine di servizio scritto, al fine di non condividere delle responsabilità, che devono rimanere esclusivamente a carico dei dirigenti scolastici |
Il Ministro Profumo firma direttiva che coinvolge, attraverso protocolli d'intesa, Regioni o Enti locali - Sono 38 i milioni di euro da destinare alla costruzione di nuove scuole attraverso lo strumento del fondo immobiliare. Lo prevede la nuova direttiva firmata oggi dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo. Si tratta di una iniziativa volta ad utilizzare la leva del fondo immobiliare per costruire le scuole del futuro. Sono infatti state ridefinite le nuove Linee guida per le architetture interne delle scuole: non più solo aule, ma nuovi spazi di apprendimento in linea con l'innovazione nella scuola. Uno sguardo, quindi, verso il futuro strettamente collegato al più ampio piano di innovazione digitale delle scuole, di cui anche il recente DM sui libri di testo costituisce un tassello. La direttiva rappresenta anche un ulteriore passo in avanti nel programma pluriennale per l'edilizia scolastica, la sicurezza nelle scuole e la costruzione di plessi altamente tecnologici, così come avvenuto in Emilia Romagna dopo il terremoto. La sinergia e l'unione delle risorse tra MIUR, Regioni, edifici conferiti da Comuni, Provincie e Regioni, Fondi europei e beni confiscati dalla mafia può rappresentare un modello di rinascita economica per il Paese. Il fondo immobiliare, da costituire attraverso una Società di Gestione del Risparmio appositamente individuata dall'Ente locale/Regione tramite procedure ad evidenza pubblica, è uno strumento finanziario destinato a realizzare le nuove strutture grazie alla valorizzazione degli immobili obsoleti, conferiti dall'Ente locale/Regione, e ad ogni ulteriore eventuale cofinanziamento.
Modalità di accesso ai fondi:
Per accedere ai contributi gli Enti locali/Regioni dovranno presentare richiesta, all'indirizzo di PEC: dppr@postacert.istruzione.it - entro il termine di 15 giorni dalla pubblicazione della direttiva sulla Gazzetta Ufficiale, specificando l'importo del contributo richiesto ed inviando il modello di protocollo di intesa, nel quale dovranno essere espressamente indicati gli interventi da realizzare ed il relativo costo totale. Il contributo è concesso previa valutazione della congruità della domanda, secondo lo stretto ordine cronologico di ricevimento delle richieste, fino ad esaurimento delle risorse disponibili e, per ciascun Ente locale/Regione, non può eccedere il 25% del costo totale previsto per la realizzazione degli interventi né essere superiore a quanto richiesto e, comunque, superare l'importo complessivo di 5 milioni di euro. Le risorse verranno modulate in rapporto all'entità del fondo. Gli Enti locali e le Regioni che hanno diritto al contributo, dovranno successivamente sottoscrivere formalmente con il MIUR il Protocollo di Intesa.
Il protocollo d'intesa tra Miur ed Ente locale/Regione
Con la sottoscrizione del protocollo per poter accedere ai contributi l'Ente locale o la Regione si impegna a definire, promuovere ed attivare l'esecuzione di un progetto di edilizia scolastica, consistente:
nella realizzazione di interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare scolastico di competenza, destinato all'istruzione statale, che comprendano anche interventi di costruzione di nuovi edifici scolastici da destinare anch'essi all'istruzione statale;
nell'uso dello strumento del fondo immobiliare per la realizzazione dei suddetti interventi, da costituire attraverso una Società di gestione del risparmio, appositamente individuata dall'Ente locale/Regione tramite procedure ad evidenza pubblica. Al fondo saranno conferiti e/o apportati da parte dell'Ente locale /Regione, immobili da valorizzare, aree pubbliche per le nuove costruzioni ed ogni eventuale ulteriore cofinanziamento.
Cliccando sui seguenti link possono essere consultate le ultime innovazioni introdotte in materia di edilizia scolastica.
Le nuove scuole costruite in Emilia Romagna dopo il sisma:
http://www.iltempodellascuola.it
Le architetture della scuola del futuro:
www.indire.it/eventi/quandolospazioinsegna
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