È davvero poca roba la proposta di dimensionamento della
rete scolastica siciliana per l'anno 201572016 che, a parte gli errori di
duplicazione, lascia trasparire una precisa volontà a non dare stabilità,
almeno triennale, alle Istituzioni scolastiche esistenti in Sicilia.
A ben guardare il prospetto riepilogativo, non si comprende
bene come mai venga prevista, in provincia di Palermo, una nuova istituzione
denominata IC Borgetto-Partinico (con fusione dell'IC Borgetto con il II CD di
Partinico, mentre la scuola dell'infanzia già dipendente dal II CD di Partinico
viene aggregata al III CD di Partinico) e la stessa denominazione si ritrovi
anche nel comune di Vita (provincia di Trapani) dove viene aggregato l'IC
Vivona di Calatafimi-Segesta (Tp).
Si tratta certamente di un errore materiale frutto della
fretta di elaborazione di un "pianino" che non depone a favore
dell'amministrazione regionale che solo in "Zona Cesarini" ha varato
uno strumento affatto esaustivo delle diverse istanze che a livello
territoriale erano state poste nel corso delle lunghe, e non facili, riunioni dei tavoli tecnici
provinciali.
Interessante, invece, l'organizzazione dei CPIA su scala
regionale - che saranno attivati dal prossimo 1° settembre 2015 - e che
risultano ripartiti come appresso: Agrigento 1; Caltanissetta-Enna 1; Catania
2; Messina 1; Palermo 2; Ragusa 1; Siracusa 1; Trapani 1.
Nella nota di accompagnamento, l'assessore regionale Maria
Lo Bello, nell'invitare il competente USR Sicilia ad esprimere parere positivo
al piano, sottolinea che le scuole oggetto di dimensionamento ammontano a 16 e
quelle sottodimensionate sono 9 per le caratteristiche orografiche e
d'isolamento del territorio in cui insistono, per la specificità insulare, nonché
per la salvaguardia delle minoranze linguistiche specifiche (Palazzo Adriano e
Contessa Entellina).
Scontato che sino all'emanazione del provvedimento formale
da parte della Regione Siciliana, il piano proposto dall'Assessore potrebbe
subire variazioni, con motivazioni politiche, dato che al tavolo tecnico
regionale il piano è stato approvato senza riserva alcuna.
Lipari 19/02/2015 Ins. Bartolo Pavone