Notizie Scolastiche

Questo blog è curato da Bartolo Pavone esperto sindacalista del mondo scolastico.

L'obiettivo principale e': rendere un servizio trasparente, professionale, di massima coerenza, onesta' intellettuale, sociale verso tutti e nell'interesse di tutti .FOTO : TAVOLO TECNICO AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE CON I RAPPRESENTANTI DEL MIUR.

Mi auguro che sia di Vostro gradimento e Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione.

venerdì 31 maggio 2013

Organici di diritto infanzia, primaria , media 1 grado provincia di Messina.

Cari colleghi , per chi fosse interessato a conoscere gli organici di diritto della scuola dell'infanzia, primaria e media di 1 grado della provincia di Messina, potete mandare una email a primaria.sicilia@anief.net oppure chiamare al n.cell 3208024055.

giovedì 30 maggio 2013

mercoledì 29 maggio 2013

Provincia di Messina: Pubblicazione della graduatoria provvisoria dei docenti titolari sulla DOP per l'a.s. 2013/2014


Si dà notizia della pubblicaizone della graduatoria provvisoria dei docenti titolari sulla DOP per l’a.s 2013/14.


decrdopprovv
File: decrdopprovv.pdf (31 kB)
Etichetta: Il decreto di pubblicazione
HMMD3F.ME.HMD03FFile: HMMD3F.ME_.HMD03F.pdf (14 kB)
Etichetta: La graduatoria provvisoria

I DATI AGGIORNATI DEL PERSONALE SCOLASTICO IN PENSIONE DAL 01/09/2013 PER REGIONI E PROVINCE .


Dal Miur il file contenente i dati aggiornati al 23 maggio 2013 delle cessazioni del personale docente ed ATA. 10.860 unità di personale docente e 3.662 Ata 



martedì 28 maggio 2013

RESOCONTO BOZZA ORGANICO ATA


Il Ministero ci ha sottoposto una bozza di circolaresull’organico di diritto 2013/2014.
Questi i punti salienti:
  • conferma degli attuali parametri di attribuzione degli organici
  • accantonamenti dei posti di assistente tecnico nelle province dove esiste l'esubero degli ITP (legge 183/2011)
  • accantonamento di 11.000 posti di collaboratore scolastico per i servizi esternalizzati. Per l’amministrazione si tratta di un numero intangibile sulla base della normativa vigente (DPR 119/2009)
  • accantonamento di posti ATA per la presenza dei co.co.co. che svolgono servizi tecnici e amministrativi
  • abbinamenti di scuole sottodimensionate ai fini dell’utilizzo dei DSGA in esubero. Prossimo incontro il 04/06/2013

PERSONALE ATA PROVINCIA DI MESSINA : ELENCO POSTI ATA DOPO I TRASFERIMENTI A.S.2012/2013 UTILI PER LE DOMANDE DI MOBILITA' PER L'A.S.2013/14.


Si rende noto l’elenco delle sedi diponibili per il personale ATA dopo i movimenti.

Avviso pbblicazione posti disponibiil dopo trasferimenti
File: Avviso-pbblicazione-posti-disponibiil-dopo-trasferimenti.pdf (53 kB)
Etichetta: Avviso di pubblicazione
posti disponibili dopo i trasferimenti
File: posti-disponibili-dopo-i-trasferimenti.pdf (11 kB)
Etichetta: l'elenco dei posti disponibili


Confermata la comunicazione delle richieste di distacco e dei permessi utilizzati entro il 30 giugno 2013

Confermata la comunicazione delle richieste di distacco e dei permessi utilizzati entro il 30 giugno 2013

Il 24 maggio 2013 l’Aran e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto l’Ipotesi di CCNQ per la ripartizione delle prerogative sindacali alle organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti per il triennio 2013-2015.
Tale Ipotesi distribuisce i contingenti dei permessi e dei distacchi sindacali tra le confederazioni ed organizzazioni sindacali che sono state dichiarate rappresentative nei comparti di contrattazione collettiva nel triennio 2013-2015, e contiene anche alcune disposizioni particolari per il Comparto Scuola.
Il contingente complessivo dei permessi sindacali è pari a n. 76 minuti e 30 secondi per dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato negli enti del comparto. I dipendenti in posizione di comando o fuori ruolo vanno conteggiati tra i dipendenti in servizio presso l'amministrazione dove sono utilizzati. Il contingente è ripartito secondo la seguente proporzione:
a) n. 25 minuti e 30 secondi alla RSU;
b) n. 51 minuti alle organizzazioni sindacali rappresentative.
Per l'applicazione del contratto nel Comparto Scuola, viene confermata la seguente procedura che contempera il tempestivo diritto alle agibilità sindacali con le esigenze organizzative legate all'avvio
dell'anno scolastico 20 13-2014. A tal fine:
a)     le organizzazioni sindacali dovranno comunicare al Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca le proprie richieste di distacco e i permessi utilizzati non oltre il giorno 30 giugno 2013;
b)    le variazioni dei distacchi rispetto al vigente CCNQ 9 ottobre 2009, come conseguenti al contratto appena siglato, saranno conteggiate ai fini delle esigenze organizzative dell’amministrazione scolastica e definitivamente attivati con l'entrata in vigore del presente contratto;
c)     le cessazioni dei distacchi derivanti dal decremento del contingente di spettanza delle singole organizzazioni sindacali, decorreranno a partire dal primo giorno successivo a quello dell'entrata in vigore del contratto e, ove questo corrisponda per i soli docenti, con il periodo di chiusura delle attività didattiche delle istituzioni scolastiche, dal 1° settembre 2013, senza interruzione dell'anzianità di servizio.
Per il personale nei cui confronti non esistano vincoli connessi all' obbligo di assicurare la continuità dell’attività didattica, il termine del 30 giugno di ciascun anno per le richieste di distacco o di aspettativa può essere oltrepassato quando le richieste possano essere accolte senza arrecare alcun pregiudizio o disfunzione al servizio scolastico.

BOZZA ORGANICO DI DIRITTO PERSONALE ATA.


Si è svolto al Ministero l'incontro per la stesura della circolare dell'organico di diritto del personale Ata per l'a.s. 2013/14.
I temi principali su cui si è sviluppato il confronto sono stati quelli relativi alla terziarizzazione dei servizi, all’organico dei DSGA e all’accantonamento dei posti di assistente tecnico derivanti da situazioni di esubero di ITP.
Come prescritto dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, la consistenza dell’organico di tutti i profili professionali, viene mantenuta a livello nazionale secondo le quantità previste dal Decreto Ministeriale relativo all’anno scolastico 2011/2012, ad eccezione del profilo professionale del DSGA, che per effetto del dimensionamento della rete scolastica, per il prossimo anno scolastico è in leggero aumento.
la determinazione dei contingenti è stata effettuata tenendo conto, sia degli Indicatori di contesto socio-economico, sia con riguardo alla previsione del numero degli alunni che frequenteranno l’anno scolastico 2013/2014.

Elenco delle istituzioni scolastiche autonome sottodimensionate .Sessantuno scuole residuali per l’a.s. 2013/14, compreso comuni montani e piccole isole


Elenco delle istituzioni scolastiche autonome, sottodimensionate rispetto ai parametri stabiliti dalla Legge 183/2011, fatte salve le deroghe previste per le istituzioni con almeno 400 alunni site nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.

Allegati:
Scarica questo file (Nota_USR_Prot.10584-22052013.pdf)Download[Nota USR Prot. 10584 del 22 maggio 2013]2349 Kb

domenica 26 maggio 2013

Pavone (Anief), risponde ad un quesito sollevato da un genitore in merito al conferimento delle supplenze brevi nelle singole istituzioni scolastiche in zone disagiate.


Ho ricevuto in data odierna, la seguente nota di chiarimento riguardo la
norma per il conferimento delle supplenza per periodi brevissimi da parte
della Signora Francesca Parisi, membro della Giunta del Consiglio
d’istituto Lipari n. 2 .

Gentile Bartolo Pavone potrebbe darmi qualche chiarimento
riguardo alla normativa sulle supplenze scolastiche. La legge prevede la
possibilità per il preside di chiamare un supplente per due gg,
soprattutto se l’assenza dell’insegnante è programmata, per visite
specialistiche o corsi di aggiornamento. Ti ringrazio in anticipo e ti
prego di comunicarne informazione a tutte le famiglie eoliane.

Risposta:
Gentile Signora Francesca, in merito alla sua richiesta di chiarimento,
e’ doveroso precisare quanto segue: Esiste in atto una nota
Ministeriale che detta le direttive del suo caso. Lascio a lei le dovute
conclusioni. La nota Ministeriale: MIUR
Uff. III Prot. n. AOODGPER 9839 Roma, 08 novembre 2010 Estratto Oggetto: Supplenze temporanee del personale docente. Si fa riferimento alle continue segnalazioni riguardanti la difficoltà delle istituzioni scolastiche nell'assicurare la piena funzionalità delle attività didattiche in caso di assenza temporanea del personale docente. Al riguardo, nel confermare le indicazioni già fornite con la nota n. 14991 del 6 ottobre 2009, si ribadisce l'obbligo di provvedere alla sostituzione di detto personale assente temporaneamente, prioritariamente con personale della scuola in soprannumero o con ore a disposizione o di contemporaneità non programmata in applicazione di quanto previsto dall'art. 28, commi 5 e 6, del CCNL/07 ed, in subordine, mediante l'attribuzione di ore eccedenti a personale in servizio e disponibile nella scuola fino ad un massimo di 6 ore settimanali oltre l'orario d'obbligo. Ciò premesso, si ricorda che l’istituto delle ore eccedenti, considerato l'ammontare limitato delle risorse disponibili, annualmente definito e di celere esaurimento, ha natura emergenziale ed ha come finalità lo specifico obiettivo di consentire la sostituzione immediata e limitata nel tempo del docente assente, in attesa della nomina del supplente temporaneo avente diritto. Pertanto, nel rispetto della normativa e delle procedure richiamate nella stessa nota, nel caso in cui le soluzioni indicate (sostituzione con personale in esubero, con ore a disposizione, con attribuzione di ore eccedenti nel limite delle risorse assegnate) non risultino praticabili o sufficienti, i dirigenti scolastici, al fine di garantire ed assicurare il prioritario obiettivo del diritto allo studio e della piena funzionalità delle attività didattiche, possono provvedere alla nomina di personale supplente in ogni ordine e grado di scuola anche nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria, come previsto dall’art. 28, c. 5 del CCNL e a 15 giorni nella scuola secondaria, fermo restando quanto previsto in merito alla procedura semplificata per la nomina del supplente nella scuola dell’infanzia e primaria per assenze fino a 10 giorni dall’art. 5, c. 6 e art. 7, c. 7 del vigente Regolamento delle supplenze. Appare opportuno richiamare l'attenzione sull'opportunità di non ricorrere alla sostituzione dei docenti assenti con personale in servizio su posti di sostegno, salvo casi eccezionali non altrimenti risolvibili. Si segnala infine che la spesa per la sostituzione del personale assente non può essere coperta con le risorse del FIS, visti i vincoli specifici di destinazione previsti dal contratto stesso nell'utilizzo di tali risorse. IL DIRETTORE GENERALE f.to Luciano Chiappetta

lunedì 20 maggio 2013

red - Alla luce della novità introdotta nei cedolini a partire dalla rata di aprile 2013, la spiegazione del MEFsull'importo risultante nelle ritenute previdenziali non convince l'Anief, che continua a mettere a disposizione le diffide per i lavoratori in regime di TFR.


Ufficio Stampa Anief - Il CCNQ 26 luglio 1999, recepito dal DPCM 20 dicembre 1999 prevede dal maggio 2000 per i neo-assunti statali il passaggio da regime di TFS con aliquota 9,60% e trattenuta 2,5% a regime TFR con aliquota 6,91% totalmente a carico del datore di lavoro (nota Inpdap 9 giugno 2000). Dopo 13 anni, a seguito delle recenti diffide sindacali, il Mef sembra fare mea culpa e correre, invano, ai ripari per non restituire niente. Mancano, inoltre, ancora i 3 miliardi necessari per liquidare interamente i TFS futuri.
I più di 700.000 dirigenti e dipendenti pubblici passati al nuovo regime di TFR regolato dall’articolo 2120 del Codice civile introdotto dalla legge 297/1982, secondo quanto disposto dalla legge 335/1995 che prevede l’armonizzazione del sistema previdenziale pubblico a quello privato dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego (d.lgs. 29/1993), hanno sempre letto nei loro cedolini, in questi tredici anni, una voce: TRATTENUTA 2,5% TFR – OPZ. PREV. corrispondente a 35 € mensili per uno stipendio medio di 1.250 €
Questa voce, in verità, non è dovuta visto che l’azienda privata non opera alcuna trattenuta nella busta paga dei suoi lavoratori.
L’Anief, già dopo la pubblicazione della sentenza n. 223/12 della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il passaggio anche dei lavoratori rimasti in regime TFS allo stesso regime TFR dal 1° gennaio 2011 con la trattenuta del 2,5%, ha messo a disposizione un primo modello di diffida per interrompere la trattenuta (ottobre 2012), superato poi dalla legge 228/12 (art. 1, cc. 98-99) che ha ripristinato la situazione precedente. In seguito, a tale norma, il sindacato ha elaborato un secondo modello di diffida (febbraio 2013) atto
· alla certificazione del credito figurativo del 2,69% (9,60%-6,91%) quale differenza tra le due aliquote per gli anni 2011-2012 per chi è ritornato in regime TFS;
· all’interruzione della trattenuta del 2,5% con richiesta risarcitoria-recupero credito per gli ultimi dieci anni per chi è stato assunto in regime TFR o ha optato per esso.
Nel cedolino di aprile 2013, dopo l’arrivo di migliaia di diffide del personale della scuola, il Governo cambia la giustificazione della trattenuta, perché, in verità, non voleva trattenere il 2,5% come contributo obbligatorio per la costituzione del TFR ma come trattenuta compensativa per garantire parità retributiva tra vecchi e nuovi assunti, ai sensi dell’art. 1, c. 3, del DPCM 1999.
Ma forse la pensione non è una retribuzione differita? Come è possibile affermare un principio, quello corretto della parità retributiva, dopo averlo sconfessato nei commi precedenti a sfavore delle nuove generazioni sulle buonuscite future? E questa trattenuta, se non doveva essere data, perché è tassata all’origine? E perché non è stata recuperata esplicitamente a livello figurativo nella contrattazione? Forse che il 2,5% pagato in regime di TFS non garantisce una maggiore buonuscita rispetto alla riduzione già penalizzante dello 0,19 (7,10% - 6,91%) dell’aliquota o della liquidazione?
Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir al contenzioso, pone queste domande non soltanto al Governo ma a tutte le Confederazioni sindacali perché non si adotti più una riforma che penalizzi i lavoratori in base all’anno di assunzione, proprio mentre il Governo pensa di portare a 70 anni l’età anagrafica necessaria dal 2020 per andare in pensione e di erogare dal 2030 ai lavoratori in quiescenza soltanto il 40% del loro ultimo stipendio.
Il mea culpa del Mef, se mea culpa è stato, non convince, perché non si tratta di un mero errore formale in un Paese nel cui ordinamento giuridico la forma è sostanza, ma di un’evidente ingiustizia. Pertanto, Anief-Confedir continua a mettere a disposizione le diffide per i lavoratori in regime di TFR e avvierà le opportune iniziative giudiziarie nei tribunali della Repubblica perché possa essere rispettato il principio della parità di trattamento tra tutti i cittadini senza distinzione di età e perché i lavoratori del pubblico impiego non siano penalizzati rispetto ai privati soltanto perché il Governo ha la potestà di legiferare d’urgenza e di disapplicare i contratti da lui firmati in contrasto con la legge da lui voluta.
Nel frattempo, a Palazzo Chigi farebbero bene a fare bene i conti perché oltre ai soldi per cassa integrazione o proroga dei contratti bisogna trovare la copertura anche per quei 3 miliardi (corrispondente al 2,69%, frutto della differenza tra le due aliquote TFS e TFR per gli anni 2011-2012) necessari per onorare interamente le future buonuscite dei 2,5 milioni di dirigenti e dipendenti pubblici che nei prossimi anni andranno in pensione, rispetto ai 41 milioni già stanziati nell’ultima finanziaria bastevoli a riliquidare il trattamento di fine servizio di chi è andato illegittimamente, nel frattempo, in pensione in regime di TFR. Anche per questa ragione, rimangono validi i modelli di diffida per il TFS.

venerdì 17 maggio 2013

RELAZIONE ANIEF DA PARTE DEL PROF. GIOVANNI PORTUESI COORDINATORE PROV. TRAPANI. RIUNIONE DEL 16/05/ 2013 DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO


Carissimi, di seguito quanto da me dichiarato al Tavolo regionale sulla
razionalizzazione e dimensionamento scolastico all'incontro di ieri 16 maggio 2013 a
PA

Proposte di integrazione  per la definizione delle linee di indirizzo e criteri 
da adottare ai fini della razionalizzazione della rete scolastica della Regione 
Sicilia

- applicazione integrale delle previsioni di cui alla L.R. 6/2000;- richiamo ed
applicazione delle disposizioni di cui al DPR 233/98;in particolare di quanto
previsto dall'art. 5 del medesimo DPR così' come integralmente richiamato dall'art.
5 della L.R. 6/2000;- laddove si prevede la deroga al tetto massimo di alunni (900)
nelle aree ad alta densità' demografica:introduzione di un un correttivo, nel senso
di escludere dalla deroga tutte le scuole che si trovano nei quartieri a rischio e
nelle aree di immigrazione tenendo conto di quanto previsto dal DPR 233/98 in tema
di lotta alla 
dispersione scolastica;- garantire la permanenza in ambito comunale della autonomia
scolastica qualora risulti essere l'unica istituzione scolastica presente nel
territorio del comune (in particolare per le scuole del primo ciclo);

a tal fine le ipotesi di deroga al tetto minimo di alunni dovrebbero diventare 3:
comuni montani
piccole isole
comuni con unica istituzione scolastica;

- introduzione e diffusione del tempo pieno e prolungato:
immediatamente, nelle aree, quartieri, comuni a rischio;
a regime, per l'intero sistema scolastico.

Proposte di integrazione sono pervenute anche da parte di GILDA, CGIL e ANQUAP.

Seguirà ulteriore incontro a livello regionale per condividere le proposte di
integrazione per così come formulate dagliintervenuti alla riunione di
ieri.Successivamente si avrà il calendario definitivo degli incontri dei tavoli
provinciali.A presto
Giovanni


Pavone : "Le proposte realizzate dal sindacato professione insegnanti vanno tenute in grande considerazione in merito alle classe pollaio "



Cari colleghi, la proposta fatta da professione insegnanti e' da tenere in grande considerazione. Se accolta, darebbe un gettito di piu' posti e garantirebbe un'offerta formativa piu' funzionale e piu' qualitativa ai fini dell'istruzione dei nostri alunni. Ecco ,alcuni punti fondamentali:

Le Proposte
l decreto sulla formazione delle classi è modificato nei parametri come di seguito indicato.
1) Per la scuola dell'infanzia, le sezioni sono costituite di norma con un massimo di 20 bambini, 15 per le sezioni che accolgono bambini con disabilità.
2) Per la scuola primaria, le classi sono costituite con un numero massimo di 20 alunni, 15 per le classi che accolgono alunni con disabilità, nelle scuole situate in zone a rischio di devianza minorile, sono costituite classi con un massimo di 15 alunni.
3) Per la scuola secondaria di primo grado, le classi sono costituite con un numero massimo di 20 alunni, 15 per le classi che accolgono alunni con disabilità, nelle scuole situate in zone a rischio di devianza minorile sono costituite classi con un massimo di 15 alunni.
4) Per le classi di scuola secondaria di secondo grado,  le classi sono costituite con un numero massimo di 20 alunni, 15 per le classi che accolgono alunni con disabilità, nelle scuole situate in zone a rischio di devianza minorile sono costituite classi con un massimo di 15 alunni.l

giovedì 16 maggio 2013

COMUNICATO STAMPA DA PARTE DI BARTOLO PAVONE ( ANIEF)


Comunicato Stampa Anief
“ Convocazione tavolo tecnico 16/05/2013 piano di dimensionamento della rete scolastica in Sicilia da parte dell’Ass. Nella Scilabra.”
 “Criteri e modo per definire il percorso attuativo da attuare per il prossimo triennio” a cura dell’Ins. Bartolo Pavone.
Premesso che l'attività di definizione del processo di razionalizzazione della rete scolastica
regionale è di competenza della Regione Sicilia, che ne traccia gli  
Indirizzi attuativi, l'Assessorato all'Istruzione e Formazione Professionale provvederà al
coordinamento nella stesura dei piani provinciali garantendone interventi all'interno di un quadro
omogeneo a livello regionale che assicurino stabilità alla rete per almeno un triennio.
In osservanza della legge regionale 6/200, le province, nel rispetto dei criteri indicati dal piano regionale
della programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa, per una giusta condivisione delle
proposte tra i diversi livelli istituzionali elaborano i piani provinciali, pertanto:
- attivano incontri con i comuni, le comunità montane e collinari, le Autonomie scolastiche, gli uffici
Territoriali provinciali e tutti quei soggetti che ritengono di coinvolgere;
- acquisiscono le proposte deliberate dai comuni, con i relativi pareri dell’Autonomia scolastica
Interessata sulle scuole del primo ciclo;
- acquisiscono le proposte e i pareri delle Autonomie scolastiche delle scuole secondarie di secondo
Grado;
- definiscono, approvano il piano e lo trasmettono alla Regione secondo i modi indicate e nei tempi
da essa previsti;
Piano regionale.
L'Assessorato Regionale, acquisite le proposte dei piani provinciali:
- convoca il tavolo di confronto istituito con decreto assessoriale 1110/IX del 4.11.2008
- acquisisce il parere della competente commissione consiliare;
- approva, definitivamente con una deliberazione della Giunta, il piano regionale e lo trasmette
All’Ufficio Scolastico Regionale per i dovuti adempimenti.

mercoledì 15 maggio 2013

UTLIZZAZIONE E ASSEGNAZIONE A.S. 2013/14 PERSONALE DOCENTE


 Firmato l'ipotesi di contratto per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per il prossimo anno scolastico. Leggi:L'ipotesi di contratto

TAVOLO REGIONALE DIMENSIONAMENTO

Si è svolta il 10 maggio 2013 una riunione del Tavolo Tecnico Regionale sulla razionalizzazione della rete scolastica siciliana. E' stata discussa la proposta relativa alle linee di indirizzo a cui fare riferimento per gli incontri provinciali che si svolgeranno secondo il calendario postato. Per ciascuna provincia la prima convocazione sarà curata dall'Assessorato e saranno invitati "TUTTI" :  Enti,  Organizzazioni, Associazioni, Genitori, Studenti,  ecc...Per le successive riunioni la partecipazione avverrà  "per rappresentanza".

martedì 14 maggio 2013

PAVONE :"- PER FORTUNA LE NOSTRE SCUOLE MATERNE E PRIMARIE NELLE NOSTRE ISOLE NON SONO STATI OGGETTO DI TAGLI-".

Per nostra fortuna le scuole materne e primarie delle nostre isole non subiranno tagli agli organici per il prossimo anno scolastico 2013/2014.
Nella scuola dell'infanzia sono previsti i seguenti numeri:
I.C. Lipari n 1 posti assegnati n.17 su 6 sez a ON e 5 a OR;sostegno posti
n.1 assegnato su 1 alunno;
I.C. Lipari n.2 posti assegnati n.9 su 4 sez a ON e 1 a OR; sostegno posti n.2 su 3 alunni.
Nella scuola primaria sono previsti i seguenti numeri:
I.C. Lipari n.1 Posti comuni assegnati n.36 su 25 classi a TN; posti di sostegno assegnati n.7 su 13 alunni ; Posti di lingua Inglese assegnanti n.3;
I.C. Lipari n. 2 posti assegnati 19 su 14 classi a TN ; Posti di lingua inglese n.1.

Legenda: ON (orario normale); OR ( orario ridotto);
TN (Tempo normale).
I posti in piu' sono stati assegnati alla scuola primaria mentre nella materna hanno riconfermato l'organico dell'anno scorso.

PAVONE : FACCIAMO ATTENZIONE IN QUESTI GIORNI AGLI ORGANICI E AI PARAMETRI PER LA COSTITUZIONE DELLE CLASSI.


Costituzione classi con alunni con disabilità. 
Le classi di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità, comprese le sezioni di scuola dell'infanzia, sono costituite con non più di 20 alunni a condizione che sia esplicitata e motivata la necessità di riduzione numerica di ciascuna classe. Tenendo però conto che comunque, la costituzione di classi e sezioni, deve essere effettuata nel limite della dotazione organica complessivamente assegnata, ne consegue che la costituzione delle classi può essere effettuata anche in deroga al suddetto parametro di 20 alunni se non si sta dentro il tetto massimo. In ogni caso mai con più di 25 alunni. Nella Circolare ministeriale si raccomanda di evitare la costituzione di classi con più di 20 alunni. 


Scuola dell'infanzia 


- È confermato l'orario di funzionamento a 40 ore settimanali. Tale orario, su richiesta delle famiglie, è elevabile fino a 50 ore. Sempre su richiesta delle famiglie è possibile anche un orario ridotto a 25 ore antimeridiane. 

- Le sezioni saranno costituite, sulla base del numero complessivo degli alunni iscritti, con un numero di bambini non superiore a 26 e non inferiore a 18, salvo quanto detto in presenza di handicap. Quindi il nuovo divisore diventa di 26. Eventuali eccedenze saranno ripartite fino a 29 alunni per classe. 

- Per il prossimo anno è previsto il consolidamento in organico di diritto dei posti "effettivamente" attivati in organico di fatto 2010-2011. Pertanto, dal momento che anche nello scorso anno nella scuola dell'infanzia in alcune regioni sono stati attivati meno posti di quanti inizialmente previsti nel diritto (perché dirottati in altri gradi di scuola), complessivamente saranno previsti per il prossimo anno 167 posti in meno.


Scuola primaria 
Formazione classi 

- Le classi di scuola primaria saranno costituite, in ciascun plesso, da non meno di 15 e non più di 26 bambini, elevabili a 27 in presenza di resti

- Nelle zone di montagna e piccole isole il numero minimo scende da 15 a 10 bambini. 

- Le pluriclassi dovranno essere costituite da non meno di 8 e non più di 18 bambini. 

- Le opzioni possibili sul tempo scuola (sulla base delle richieste delle famiglie) sono: a 24 ore settimanali, a 27 ore con esclusione delle attività opzionali facoltative, a 30 ore, comprensive dell'orario opzionale facoltativo nei limiti dell'organico assegnato, a 40 ore. Tale ultimo modello (ex tempo pieno!!) viene confermato nella consistenza organica attuale. Un eventuale potenziamento del tempo pieno è possibile solo nell'ambito della dotazione organica assegnata. 

- Nelle scuole dove è presente sia il tempo normale che il tempo pieno, il numero delle classi sarà definito sulla base del numero complessivo di alunni iscritti. In caso di eccesso di domande rispetto alle classi autorizzate e all'organico assegnato, il Consiglio d'Istituto stabilirà i criteri generali di ammissione ai vari modelli orario possibili. 

- L'insegnamento della lingua inglese dovrà essere affidato ad un insegnante di classe formato. Anche in questo anno è in corso un piano di formazione per il personale non ancora in possesso del titolo. I docenti che lo frequentano (circa 2000 come nello scorso anno) già dal prossimo anno saranno utilizzati per l'insegnamento della lingue inglese nelle prime e seconde classi. Pertanto, solo in via "residuale", potranno continuare ad essere utilizzati docenti specialisti esterni alla classe anche nell'anno prossimo, posti che saranno costituiti su non meno di 7/8 classi. 

- Sono state abolite tutte le compresenze, fatta eccezione di quelle eventualmente residue e derivanti dalla presenza di docente specifico per l'insegnamento della religione cattolica o della lingua inglese. 

- Potranno essere costituiti "posti orario" (cioè posti non interi) nel caso in cui le ore necessarie per assicurare la copertura del tempo scuola complessivo nell'ambito dei vari plessi del Circolo/Istituto Comprensivo, non siano pari a 22 ore d'insegnamento.


ORGANICO DI SOSTEGNO 
Sul sostegno si conferma la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso anno (N. 80 del 22 febbraio 2010) che ha dichiarato l'illegittimità della legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (finanziaria 2008) su due punti: 

a) illegittimo il comma 413 dell'art. 2 nella parte in cui si prevede un tetto massimo al numero dei posti di insegnanti di sostegno; 

b) illegittimo anche il comma 414, sempre dell'art. 2, nella parte in cui si fa divieto di assunzione di insegnanti di sostegno in deroga, in presenza di grave disabilità, "una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente". 

Di conseguenza, nel rispetto della sentenza, l'amministrazione ha confermato la dotazione complessiva di posti di sostegno assegnata lo scorso anno (sulla base del dato medio di un posto di sostegno ogni due alunni con disabilità), e pari a circa 90.469 posti complessivi, come dato previsionale di massima. Questa dotazione è quella presa a riferimento per definire la quota attivabile in organico di diritto (70%), anche ai fini dell'assunzione in ruolo del personale, che è pari a 63.348 posti. 
Questa impostazione, nei fatti, comporta che la concreta attuazione di quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale (e cioè che sono illegittimi tetti predefiniti per ragioni contabili) potrà trovare effettivo riscontro solo in organico di fatto dove, se necessario, si potrà superare sia il contingente complessivo già stabilito e pari a 90.469 posti, che nominare supplenti annuali su tutti i posti necessari. Nella successiva circolare sull'organico di fatto saranno fornite ulteriori indicazioni specifiche. 






lunedì 13 maggio 2013

COMUNICATO SINDACALE

Nell’incontro di ieri tra i rappresentanti del Miur e i sindacati della scuola sullo stato dei fatti in tema di dimensionamento della rete scolastica
Le scuole dotate di autonomia passano da 9.131 dell’anno corrente a 8.646 nel 2013-2014, mentre quelle con dirigente scolastico e direttore dei servizi (DSGA) passano da 8106 a 8094 (che diventano 8149 se vengono considerate anche le sedi Centri per l’Istruzione degli Adulti -CPIA). Scompaiono, dunque, altre 485 scuole: un numero superiore a quello preventivato sulla media dei 900 alunni ipotizzato nell’Intesa Stato Regioni.
Secondo l’Amministrazione ora vi sono le condizioni per sottoscrivere con la Conferenza delle Regioni l’intesa mancata nel febbraio 2013 sempre che vengano eliminate le misure che impongono di non preporre dirigente scolastico e DSGA alle scuole sottodimensionate, essendo ormai accettato da tutti il parametro della media ottimale dei 900 alunni per istituzione scolastica. 



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RELAZIONE SINDACALE INCONTRO U.S.R. SICILIA


Nel pomeriggio di sabato u.s. il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Maria Luisa Altomonte, ha anticipato il previsto incontro oggi per rendere urgente informativa sui concorsi DS 2004 e 2011 a seguito della richiesta avanzata dalle OO.SS. dell'Area V e l'esito delle informazioni acquisite a livello ministeriale.
Sostanzialmente, alla luce della situazione complessiva e derivante dal dimensionamento della rete scolastica siciliana, per il prossimo A.S. 2013/2014 rispetto alle previste 888 Istituzioni Scolastiche di cui quattro sottodimensionate si prevede, sulla base dei dati presenti al Sistema informativo del Ministero, che altri sedici Istituzioni Scolastiche non rispetteranno le soglie dei 600 o 400 alunni e pertanto saranno assegnate a reggenza. In ragione di ciò la situazione è così riassumibile: n. 868 Istituzioni Scolastiche autonome (più venti sottodimensionate) e 690 Dirigenti Scolastici in servizio dal 1° settembre 2013.
Pertanto saranno disponibili n. 178 posti da riservare al concorso 2011 (su 176 aspiranti, di cui due con riserva, inclusi nella graduatoria degli idonei).
Sui posti da assegnare al concorso D.S. rinnovato del 2004, l’Amministrazione ha informato le OO.SS. che non c'è alcuna disponibilità di posti rilevati negli A.S. 2010/2011 e 2011/2012 perché interamente riassorbiti dalle operazioni di dimensionamento intervenute nel tempo.

domenica 12 maggio 2013

Istituzioni scolastiche autonome in Sicilia


Istituzioni scolastiche autonome della Sicilia, che funzioneranno nell’a.s.2013/14 a seguito degli interventi di dimensionamento della rete scolastica disposti dall’Assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana con Decreto n.8 del 5 marzo 2013.
www.usr.sicilia.it

venerdì 10 maggio 2013

Pavone: Istituzioni scolastiche autonome della Sicilia. Leggete la nota


Istituzioni scolastiche autonome della Sicilia, che funzioneranno nell’a.s.2013/14 a seguito degli interventi di dimensionamento della rete scolastica disposti dall’Assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana con Decreto n.8 del 5 marzo 2013.
www.usr.sicilia.it

giovedì 9 maggio 2013

Pavone: Riunione piano di dimensionamento di giorno 8-5-2013.


Alla riunione di mercoledì  8-5-2013, L’ Assessore Scilabra ha dettato le linee guida e i criteri per garantire alla rete scolastica siciliana una stabilità certa per il triennio 2015-2018.
Secondo l’Assessorato, sulla popolazione scolastica rilevata per l'anno 2012/2013, pari a 780.535, assumendo come valore medio 850 di popolazione scolastica per singola scuola, in Sicilia si potrebbero costituire 900 Istituzioni scolastiche autonome. La Regione Sicilia si ripromette una programmazione efficiente ed efficace sul territorio tenendo conto delle norme generali emanate dallo Stato e delle reali esigenze delle realtà locali, quali: utenza, incremento lavorativo, imprenditoria, sviluppo aziendale, e prevedendo anche misure volte a ridurre il disagio degli utenti stimando deroghe per:
- per le istituzioni scolastiche sito nei comuni dichiarati montani, il numero minimo degli alunni è ridotto a quattrocento;
-per le istituzioni scolastiche insistenti in aree ad alta densità demografica con finalità formative che richiedono beni strutturali, laboratori e officine di alto valore tecnologico o artistico, può non essere applicato il parametro massimo (novecento alunni). Inoltre la Regione , nei casi di fusione o unione di scuole del primo ciclo, dal punto di vista di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento , ritiene di avvantaggiare la costituzione di Istituti Comprensivi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici Per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo, l’Assessorato Regionale procederà prioritariamente, al fine di salvaguardare l’identità delle Istituzioni scolastiche, e per una maggiore funzionalità organizzativa e didattica, all’unione di Istituti sottodimensionati dello stesso ordine e tipo con la costituzione di Istituti di diverso ordine e tipo solo nei casi in cui sia indispensabile per garantire la permanenza della sede dell’Istituzione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento mantenendone di norma l’autonomia e la personalità giuridica. Per l’Anief ha partecipato il prof. Giovanni  Portuesi . L’anief ha rivendicato i seguenti punti: 1) rispetto dei criteri generali fissati dal D.P.R. 233/98 e dal D.P.R. 81/09 .2) La sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 che ricorda come tutti gli atti emanati in nome di una norma di legge dichiarata incostituzionale perdono la loro validità ed efficacia dopo la pubblicazione della sentenza mentre tutti gli interessati (studenti, personale dirigente e dipendente) possono rivendicare la difesa dei propri diritti soggettivi lesa dall’adozione di norme cancellate dal nostro ordinamento. Il recupero delle scuole autonome perse in questi anni trascorsi tramite la legge regionale n.6/2000; 3) E’ favorevole all’apertura dei tavoli provinciali e al coinvolgimento di tutti gli ordinamenti territoriali. Ipotesi di calendario delle convocazioni dei Tavoli tecnici provinciali:

1) Giovedì 16 maggio Tavolo tecnico regionale per la condivisione linee guida; 2 ) Martedì 28 maggio Tavolo provincia di Palermo;3) Venerdì 31 maggio Tavolo provincia di Agrigento; 4) Martedì 4 giugno Tavolo provincia di Caltanissetta; 5) Giovedì  giugno Tavolo provincia di Enna; 6) Martedì  11 giugno Tavolo provincia di Trapani ; 7) Giovedì 13 giugno Tavolo provincia di Catania ;8) Venerdì  14 giugno Tavolo provincia di Messina ; )9)Martedì 18 giugno Tavolo provincia di Ragusa; 10) Mercoledì 19 giugno Tavolo provincia di Siracusa.